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Reddito di Cittadinanza e di Emergenza: a che punto siamo

di Anna Fabi

20 Luglio 2020 14:58

Oltre 2 milioni di famiglie hanno chiesto il Reddito o la Pensione di Cittadinanza (70% di domande accolte) mentre sul Reddito di Emergenza le domande respinte superano quelle approvate.

Sono poco più di 3 milioni gli italiani che percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza in base agli ultimi dati INPS: corrispondono a circa 1,3 milioni di nuclei familiari che si sono visti accogliere la domanda. Calcolando anche le richieste respinte o decadute, si registrano invece oltre 2 milioni di richieste pervenute.

I dati sono forniti dall’Istituto di previdenza, con il consueto Osservatorio su Reddito e Pensione di cittadinanza, aggiornato allo scorso 7 luglio.

Reddito di Cittadinanza

Le domande accolte sono il 68% del totale, 137mila sono in lavorazione mentre 510 mila (il 25%) sono state respinte o cancellate. Come detto, in termini di singole persone coinvolte, sono oltre 3 milioni i percettori, quasi tutti relativi al reddito di cittadinanza (2,9 milioni, contro 157mila pensioni di cittadinanza).

La maggioranza delle domande (56%), arrivano da Sud e Isole, seguite dalle regioni del Nord, con il 28%, e da quelle del Centro (16%). Per quanto riguarda le singole regioni, sui gradini del podio Campania, Sicilia e Puglia, seguite da Lazio e Lombardia.

Reddito di Emergenza

Molto diversi i numeri del Reddito di Emergenza: al 30 giugno, 455mila domande. Rilevante il dato sulle risposte: sono più numerose le domande respinte (il 49%), di quelle accolte (il 46%). C’è poi un 5% che è ancora in attesa di definizione. La distribuzione geografica riflette quella del RdC: maggiore concentrazione nel Sud e nelle Isole (48%), a seguire le regioni del Nord (33%) e infine quelle del Centro (19%).

RdC e REm a confronto

Ricordiamo che il Reddito di Emergenza è stato introdotto dal Dl Rilancio (articolo 82 dl 34/2020) ed è un sussidio una tantum che viene versato per due mensilità (maggio e giugno oppure giugno e luglio) per consentire a nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica di affrontare l’emergenza Coronavirus. Il reddito di emergenza è invece un ammortizzatore sociale che viene riconosciuto strutturalmente a persone senza lavoro e con determinati requisiti.