In attesa della circolare applicativa, l’INPS sblocca la procedura per le lavoratrici che vogliono utilizzare l’intero congedo di maternità successivamente al parto: è possibile ottenerlo utilizzando i consueti canali, anche telematici, che ora prevedono la specifica opzione.
Si tratta dell’applicazione della novità introdotta con la manovra 2019 (comma 485), che riconosce «alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l’evento del parto entro i cinque mesi successivi».
Attenzione: la domanda va presentata comunque entro i due mesi precedenti al parto.
E’ possibile utilizzare la procedura telematica, oppure chiamare il contact center INPS, o ancora rivolgersi a un patronato.
La legge prevede che «il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro». E’ quindi necessario presentare la documentazione sanitaria alla sede INPS competente, in originale ed in busta chiusa recante la dicitura “contiene dati sensibili”.
In ogni caso, è prevista una circolare applicativa che aggiorni definitivamente le procedure per chiedere il congedo di maternità dopo il parto. Ricordiamo che l’applicazione della legge consente quindi alla madre di utilizzare l’intero congedo obbligatorio di cinque mesi dopo la data del parto, quindi restando al lavoro per l’intera gravidanza.
Questa possibilità di aggiunge all’opzione di utilizzare il congedo negli ultimi due mesi o nell’ultimo mese di gravidanza, e di conseguenza nei tre o quattro successivi.