DDL Lavoro Autonomo: novità 2017

di Nicola Santangelo

Pubblicato 1 Settembre 2016
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:37

Da qui al prossimo anno il lavoro autonomo potrebbe essere coinvolto in un importante cambiamento. Il governo, infatti, sembra essere interessato a introdurre un quadro minimo comune di regole per tutto il lavoro autonomo che potrebbe coinvolgere non soltanto i lavoratori autonomi iscritti ad un ordine. E’, infatti, stato presentato un disegno di legge avente ad aggetto le misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale.

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Lavoratori autonomi e freelance

Saranno sicuramente approvate entro la fine dell’anno le novità previste dal cosiddetto DDL Lavoro Autonomo e riguarderanno tutti i rapporti di lavoro autonomo ovvero quelli derivanti, ai sensi dell’articolo 2222 del codice civile, da contratti con cui il lavoratore si obbliga a compiere, in cambio di un corrispettivo, un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Le novità, quindi, non interessano soltanto i lavoratori autonomi iscritti ad un ordine ma anche i freelance.

Termini di pagamento

Novità di particolare rilievo è l’applicazione della tutela dei tempi di pagamento anche alle transazioni commerciali che avvengono tra lavoratori autonomi e pubblica amministrazione. Il D.Lgs. 09/10/2002 n. 231 e successive modificazioni prevede che il periodo di pagamento non può superare, in genere, i trenta o i sessanta giorni. Il creditore ha diritto alla corresponsione degli interessi moratori sull’importo dovuto, decorrenti dal giorno successivo alla scadenza del termine per il pagamento. Sono prive di effetto le clausole mediante le quali le parti concordano termini di pagamento superiori a sessanta giorni dalla data del ricevimento, da parte del committente, della fattura o della richiesta di pagamento.

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Modifica unilaterale e recesso dal contratto

Sono abusive e prive di effetto le clausole che attribuiscono al committente la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o, nel caso di contratto avente ad oggetto una prestazione continuativa, di recedere da esso senza congruo preavviso. In violazione di tale norma il lavoratore autonomo ha diritto ad un risarcimento del danno.

Abuso di dipendenza economica

E’ esteso anche ai lavoratori autonomi l’abuso di dipendenza economica di cui all’articolo 9 della L. 18/06/1998, n. 192. In pratica si considera dipendenza economica la situazione in cui un’impresa sia in grado di determinare, nei rapporti commerciali con un lavoratore autonomo, un eccessivo squilibrio di diritti e obblighi. L’abuso può anche consistere nel rifiuto di vendere o di comprare, nell’imposizione di condizione contrattuali inique e nella interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto.