Scenari d’impresa: verso il boom delle economie emergenti

di Barbara Weisz

Pubblicato 30 Gennaio 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

Per dirla con gli economisti, si può affermare che entro il 2050 i paesi E7 cresceranno più di quelli del G7: lo rileva il report di PricewaterhouseCoopers, che prova a immaginare il mondo, dal punto di vista dei rapporti economici, nel 2050. Il risultato è che le imprese interessate all’internazionalizzazione o allo sbocco in nuovi mercati devono guardare ai paesi emergenti.

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Ovvero, appunto, a quelli che con una delle ultime sigle coniate per definire gli scenari dell’economia globale si chiamano E7: sono le quattro economie emergenti (Cina, India, Brasile e Russia) più Indonesia, Messico e Turchia. Il loro potenziale di crescita nei prossimi decenni è decisamente superiore a quello delle sette grandi economie del pianeta (G7): Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Giappone, Canada.

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Pwc ha cercato di misurare il PIL 2050, a parità  di potere d’acquisto, di 20 economie mondiali destinate a essere protagoniste nei prossimi decenni. Le principali evidenze sono le seguenti:

  • il podio resta invariato, ma con un avvicendamento ai vertici fra Cina (che già  dal 2030 passerà  in testa) e Usa, che invece scendono al secondo posto. Terza posizione per l’India, invariata dal 2011.
  • In termini relativi, invece, a registrare la maggior crescita fra 2012 e 2050 è la Nigeria, che ora non rientra fra le prime 20 economie del mondo mentre invece nel 2050 sarà  al 13esimo posto, con un pil di quasi 4mila miliardi di dollari, che per dare un’idea significa il doppio (a parità  di potere d’acquisto) rispetto al prodotto interno lordo italiano 2011 (a quasi 2mila miliardi, dati Banca Mondiale).
    Dall’Africa all’Asia, al secondo posto si trova il Vietnam, altro paese che attualmente non fa parte della top 20 e che invece nel 2050 sarà  19esimo, con 1700 miiardi di dollari di pil.
  • Seguono, come velocità  di crescita, India, Indonesia, Malesia, Cina, Arabia Saudita, Sudafrica.

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Come si vede, nessun paese del G7. La crisi finanziaria globale, commenta John Hawksworth, capo economista di PwC e coautore del report, “ha colpito il G7 più duramente dei paesi E7 nel breve periodo. E ha anche provocato una revisione al ribasso delle stime di più lungo termine nel G7, particolarmente per gli Usa e le economie europee che precedentemente avevano contato eccessivamente sui finanziamenti pubbici e privati per alimentare la crescita”.

Alcune evidenze emblematiche del report: nel 2050 la Russia, il Messico e l’Indonesia avranno superato la Germania, la quale pur restando la prima economia europea scenderà  al nono posto mondiale (dal quinto del 2011, dietro le tre sul podio e il Giappone).

La Turchia avrà  superato l’Italia, che scenderà  dal decimo al 14esimo posto.

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Quali saranno esattamente le prime 20 economie del mondo nel 2050 e in che ordine? Cina, Usa, India, Brasile, Giappone, Russia, Messico, Indonesia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Turchia, Nigeria, Italia, Spagna, Canada, Corea del Sud, Arabia Saudita, Vietnam, Argentina.