Energia, 20% da Eolico entro il 2030 e 3 milioni di nuovi addetti

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 14 Ottobre 2010
Aggiornato 10 Novembre 2011 10:43

Rinnovabili come business: secondo le stime Greenpeace-Gwec, entro il 2030 il fabbisogno energetico mondiale sarà soddisfatto al 22% dall'Eolico. Tra dieci anni la copertura sarà al 12%

La produzione delle energie rinnovabili è uno dei potenziali motori della ripresa economica: nonostante la riduzione degli incentivi per il 2011, restano interessanti le agevolazioni per le imprese della filiera green, soprattutto per quanto concerne il Fotovoltaico ma anche l’Eolico, in pole position con ottime stime di crescita: entro dieci anni soddisferà almeno il 12% della della domanda energetica mondiale.

Secondo il rapporto Global Wind Energy Outlook 2010 presentato oggi dal Global Wind Energy Council e Greenpeace, entro il 2030 la copertura raggiungerà 1/5 del totale (22%).

L’impegno da parte delle istituzioni deve essere ora quello di rispondere alle aziende del settore che, oltre a farne un business promuovono cultura delle energie alternative. Ai benefici in termini di produzione elettrica, infatti, si aggiungono almeno due ulteriori aspetti positivi.

Il primo è quello legato all’indotto occupazionale generato dallo sfruttamento di questa risorsa. Oggi ci sono 600mila colletti verdi, ma entro il 2030 saranno oltre 3 milioni gli addetti del settore, che entreranno nel mercato del lavoro grazie all’Eolico.

Senza considerare il secondo aspetto positivo: quello relativo alla riduzione delle emissioni inquinanti. Già a partire dal 2020 – quando la capacità dell’Eolico dovrebbe raggiungere i 1.000 GW – dovrebbero calare di 1,5 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno. La stessa analisi, realizzata dagli analisti GWEO 2010 e riferita al 2030, quando la capacità eolica sarà di 2.300 GW, evidenzia un risparmio in termini di CO2 pari a 34 miliardi di tonnellate.