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Quinto Conto Energia: i motivi del no delle Regioni

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 7 Giugno 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:45

Quinto Conto Energia e Decreto Rinnovabili Elettriche bocciati: parere negativo dalla Regioni che chiedono al Governo modifiche su bonus amianto, made in Europe, soglie per il registro impianti e tagli graduali in linea con le critiche di UE, Camera, associazioni e imprese del Fotovoltaico.

Parere contrario su Quinto Conto Energia e decreto sulle Rinnovabili Elettriche dalla Conferenza Stato Regioni. Un esisto atteso, viste le polemiche degli ultimi giorni e le richieste di modifica arrivate anche con il richiamo UE.

Riunitasi con ordine del giorno proprio su Quinto Conto Energia e decreto sulle Rinnovabili Elettriche diverse dal Fotovoltaico, la Conferenza Unificata è terminata con le Regioni che hanno espresso parere contrario sui due provvedimenti, come annunciato dal presidente della Basilicata Vito De Filippo.

Si conferma così, anche dopo l’esame approfondito dei due decreti – che rivedono e tagliano gli incentivi a Rinnovabili e Fotovoltaico – il parere delle Regioni espresso a maggio.

Le richieste rimangono in primis quelle di prevedere bonus per la sostituzione di tetti in amianto con pannelli fotovoltaici e per l’installazione con tecnologie “made in Europe”, nonché l’innalzamento della soglia minima per l’iscrizione obbligatoria al registro degli impianti.

Insomma le stesse richieste presentate dalle associazioni di categoria, dal Parlamento e anche dall’Unione Europea.

De Filippo ha dichiarato che «se il Governo dovesse decidere di prendersi ancora qualche giorno di tempo per trovare un punto di convergenza più ampio noi siamo disponibili a confrontarci, ma ad oggi il parere dei governatori è sfavorevole».

Ora è da vedere quali sono le intenzioni del Governo, che potrebbe comunque decidere di portarli in Parlamento senza modifiche.
Dopo l’invito formale del Commissario Europeo sembra improbabile questa strada, anche se mentre la Conferenza Stato Regioni volgeva al termine il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, dichiarava: «si sta concludendo la Conferenza Unificata in maniera positiva. Sono superate le dichiarazioni del governatore della Basilicata, è positivo che le Regioni abbiano fornito delle integrazioni su molti punti dei decreti.
Stiamo ricevendo i dettagli, ma stiamo andando verso una convergenza».
Parole in controtendenza con quanto rivelato a margine della Conferenza unificata dalle Regioni.