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Euro 7: approvato il nuovo Regolamento UE

di Anna Fabi

La Norma Euro 7 mantiene i limiti Euro 6 per le emissioni di auto e furgoni e concede due anni per adeguare i parametri di batteria, freni e pneumatici.

Il nuovo Regolamento UE Euro 7 è stato approvato anche dal Parlamento Europeo, facendo propria la posizione negoziale del Consiglio ed inserendo soltanto correttivi minimi.

Si confermano i limiti alle emissioni per auto e furgoni già previsti dalla Norma Euro 6, mentre si aggiornano quelli per i veicoli pesanti e commerciali classificati e si introducono nuove soglie per i gas di scarico e la durata minima della batteria dei veicoli elettrici.

In base alla proposta, per adeguarsi, le case automobilistiche avrebbero due anni di tempo dall’approvazione del Regolamento per auto e furgoni, mentre per  autobus e autocarri sopra 3,5 tonnellate si arriverebbe a 48 mesi.

Il Parlamento avvierà adesso i colloqui con i governi UE per raggiungere un accordo finale.

Norma Euro 7: cosa prevede

Il Regolamento Euro 7 riguarda autovetture, furgoni e veicoli pesanti e fissa le nuove regole sulle emissioni massime di veicoli a motore, motori, sistemi, componenti ed entità tecniche indipendenti destinati a tali veicoli. L’obiettivo è quello di ridurne l’impatto ambientale, visto che i trasporti sono responsabili del 25% delle emissioni di gas a effetto serra nella UE.

Per le emissioni di auto e furgoni privati (categorie M1 e N1) non cambia nulla, mentre sono stati aggiornati i parametri per i veicoli pesanti: M2 e M3 (autobus e pullman) e i veicoli commerciali classificati come N2 e N3.

E poi previsto l’allineamento dei limiti di emissione di particolato dai freni e dei limiti del tasso di abrasione degli pneumatici con le norme internazionali adottate dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite.

Per il relatore Alexandr Vondra si tratta di una soluzione di compromesso che soddisfa tutti, raggiungendo un buon equilibrio tra gli obiettivi ambientali e gli interessi vitali dei produttori:

Sarebbe controproducente attuare politiche ambientali che danneggiano sia l’industria europea che i suoi cittadini. Attraverso il nostro compromesso, serviamo gli interessi di tutte le parti coinvolte e ci allontaniamo da posizioni estreme.