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Finanziamenti per imprese, giovani e donne: i bandi aperti

di Filippo Davide Martucci

Pubblicato 22 Dicembre 2013
Aggiornato 7 Giugno 2019 12:17

Guida ai nuovi bandi per l'accesso al credito di Start-up e PMI, soprattutto giovanili e femminili: una carrellata dei finanziamenti aperti, regione per regione.

Il perdurare della crisi ha favorito la nascita di strumenti alternativi per l’accesso al credito, oggi meno garantito dalle banche. Tra questi, molti per imprese giovanili e femminili, più in difficoltà nel reperire finanziamenti. Vediamone alcuni.

Lazio

Per i residenti nel Lazio che vogliono avviare un’attività o che l’abbiano fatto negli ultimi 21 mesi, sono disponibili fino a 30 novembre 2014 (e comunque fino a esaurimento del plafond da 5 milioni di euro),  i fondi di Unionfidi Lazio.  È possibile ottenere un finanziamento fino a 100mila euro a tasso agevolato (Euribor a 3 mesi più spread) e senza garanzie, per massimo 5 anni, in favore di investimenti in beni materiali e immateriali effettuati anche nei 12 mesi precedenti alla data di presentazione della richiesta. Basta fare domanda presso una delle banche convenzionate (Unicredit e BCC di Roma) allegando progetto d’impresa e piano economico dal quale emerga la partecipazione al 30% delle spese da parte del richiedente.

Lombardia

La Regione Lombardia ha messo a punto un “Programma integrato d’interventi a sostegno della creazione d’impresa”, con la pubblicazione di vari bandi finalizzati alla promozione di start-up e re-start. È intanto attivo da ottobre 2013 il bando sui finanziamenti diretti a medio termine e a tasso agevolato, così come i contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi di affiancamento, all’interno della  Linea 8 “Start Up e Re Start“. Possono partecipare:

Bando Start Up

  • Aspiranti imprenditori, che completano l’iscrizione al Registro Imprese di una delle CCIAA della Lombardia, entro 90 gg dal decreto di approvazione dell’elenco dei Business Plan ammessi;
  • Start up innovative, iscritte all’apposita sezione del Registro presso una delle CCIAA della Lombardia, al sensi dell’art. 25 della Legge 221 del 17/12/2012;
  • MPMI iscritte al Registro di una delle CCIAA della Lombardia, da non più di 24 mesi dalla data di presentazione della domanda.

Bando Re Start

  • MPMI iscritte al Registro Imprese di una delle CCIAA della Lombardia, da non più di 24 mesi dalla data di presentazione online della domanda, e derivanti da:
  • impresa preesistente attraverso la costituzione di nuova impresa (Newco) o lo sviluppo di un’area aziendale (Spin Off);
  • in forma cooperativa da lavoratori espulsi dal mondo del lavoro e/o da cooperative che rilevano attività in dismissione;
  • Imprese sociali costituite da non più di 24 mesi, con l’obiettivo di riconversione totale o parziale di aziende in crisi;
  • PMI che, da non più di 24 mesi dalla data di presentazione online della domanda, hanno attivato o attiveranno (entro 90 gg dal decreto di approvazione dell’elenco dei business pian ammessi) un rapporto di collaborazione con un soggetto terzo che assume o assumerà un ruolo di responsabilità all’interno dell’impresa (direttivo e/o di partecipazione agli organi societari) e che ha sottoscritto e versato (o sottoscriverà e verserà entro 90 gg dal decreto di approvazione dell’elenco dei business plan ammessi) a titolo di capitale sociale un importo minimo di € 50.000,00;
  • PMI con un piano di rilancio aziendale ammesso ai sensi del decreto 7623 del 07/08/2013 “Bando per la redazione di Piani di Rilancio aziendale da parte delle Piccole Medie Imprese lombarda in attuazione dell’azione E “Piani di Rilancio Aziendale” – Linea d’Intervento 1.1.2.1 ASSE 1 POR FESR”.

Tutte i soggetti  devono avere almeno una sede operativa/ domicilio fiscale (solo per “Start Up innovative”) in Lombardia. I fondi ammontano a 30 milioni di euro:

  • 2 mln di contributi a fondo perduto erogati all’impresa beneficiaria a seguito di positiva valutazione del Business Pian a copertura delle spese generali legate alla fase di avvio/rilancio;
  • 23 mln per finanziamenti diretti a tasso agevolato a medio termine erogati all’Impresa beneficiaria per gli investimenti realizzati per l’avvio/rilancio d’impresa;
  • 5 mln di contributi a fondo perduto erogati all’impresa beneficiaria per la fruizione di servizi di consulenza e logistica da acquisire presso i soggetti fornitori selezionati da Regione Lombardia.

Piemonte

La Regione e Finpiemonte Spa propongono un fondo di garanzia per l’accesso al credito delle imprese giovanili e femminili operanti nei settori elencati nel Regolamento n. 1998/2006 (de minimis) iscritte al Registro Imprese e sede legale e operativa in Piemonte, finanziariamente sane e attive da almeno 12 mesi prima della presentazione della domanda. I finanziamenti consistono in una garanzia gratuita sull’80% di un finanziamento bancario per una cifra compresa tra 5-40.000 euro rimborsabili in 48 mesi con rate trimestrali in caso di importo non superiore a 20.000 euro; in 72 mesi per importi superiori a 20.000 euro.

  • Per imprese giovanili è obbligatorio: per ditte individuali che il titolare abbia tra 18 e 35 anni; per società di persone o cooperative che il 60% dei soci rispetti il medesimo range anagrafico; per società di capitali che i 2/3 delle quote di capitale siano possedute da soggetti tra 18 e 35 anni e i 2/3 dell’organo di amministrazione composto da giovani della medesima fascia di età.
  • Per imprese femminili è obbligatorio: in caso di ditta individuale titolare donna; in caso di società di persone e cooperative il 60% dei soci donna, in caso di società di capitali i 2/3 delle quote del capitale detenuti da donne e organo di amministrazione composto da donne per i 2/3.

Puglia

La Regione Puglia ha raddoppiato il plafond del Bando Commercio (da 6,5 a oltre 12 milioni di euro), garantendo il finanziamento di 676 imprese commerciali pugliesi e 17 associazioni di via o consorzi di imprese. Il bando ha l’obiettivo di favorire l’associazionismo, valorizzare i centri storici, favorire l’imprenditoria femminile, incoraggiare la riqualificazione e l’innovazione tecnologica anche attraverso l’e-commerce e sistemi di sicurezza innovativi, sostenere la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali. I fondi possono essere utilizzati per ammodernare, ampliare, ristrutturare e trasferirel’attività o aprirne una ex novo preferibilmente in centri storici o a vocazione commerciale, con la condizione che l’esercizio non occupi una superficie maggiore di 250 mq. Altra novità interessante: la giunta regionale ha approvato un regolamento (n. 28 del 30 dicembre 2013) che modifica la disciplina del “Bando Regimi di aiuti – Titolo II” per quanto riguarda le domande inoltrate dall’1 gennaio al 30 giugno 2014, aumentando i massimali al 45% per microimprese e piccole imprese, con massimo importo erogabile di 600mila euro per le microimprese e un milione per le piccole imprese.