Direct e Email Marketing: consigli pratici

di Alessia Valentini

Pubblicato 29 Luglio 2009
Aggiornato 11 Febbraio 2014 16:45

La comunicazione è l'anima del successo, priorità per poter vendere e conquistare nuovi clienti. Nell'era della multicanalità, la soluzione chiave è ancora l'email

Il Direct Marketing innovativo

Nell’era della globalizzazione la pervasività della comunicazione si spinge oltre gli usuali sistemi di divulgazione, e punta sulle nuove tecnologie per arrivare direttamente a casa del potenziale cliente.

Interattività e multicanalità sono dunque le “killer application” della comunicazione pubblicitaria tradizionale, e lo strumento abilitante per eccellenza è la posta elettronica: parliamo di Web Direct Marketing.

In particolare l’Email Marketing, che mira a comunicare direttamente con clienti e utenti finali – che costituiscono un target definito – attraverso una serie di strumenti interattivi e non. Lo scopo è rivolgesi ai consumatori con azioni mirate per ottenere risposte misurabili.

Gli altri strumenti di Direct Marketing si distinguono a seconda del canale di comunicazione: Mobile marketing (cellulare), Social marketing (social networks), Direct Response (televendite e spot su IPTV e DTT), Telemarketing (telefono fisso e mobile), Direct mail (posta cartacea) e Coupon marketing (tagliandi di risposta in annunci stampa).

I primi quattro, basati su sistemi interattivi, evitano lo spreco di risorse naturali e ricadono quindi nella categoria del Green Marketing, del quale il leader resta ancora la posta elettronica.

L’Email Marketing è infatti la soluzione più rapida ed economica per farsi conoscere. Per capire l’importanza e la portata di una campagna di Email Marketing, basta guardare ai numeri: l’ultimo Consumer Report 2009 sull ‘ Email Marketing traccia un profilo delle abitudini e dei comportamenti degli italiani evidenziando il crescente utilizzo di caselle di posta elettronica, del numero di email ricevute ogni giorno e di newsletter cui si è iscritti.

Email Marketing efficace: consigli

Per le aziende la strada è dunque in discesa. Ma attenzione però: l’attività è regolamentata da specifica normativa, che consente l’invio di materiale pubblicitario e newsletter solo a chi ha manifestato la volontà di riceverle. Sul sito web del Garante per la protezione dei dati personali è possibile consultare il provvedimento generale per il corretto invio di email pubblicitarie.

Esistono inoltre utili accorgimenti per accrescere la qualità delle mail inviate a scopo Marketing, e per ottimizzare la relazione con il destinatario/utente finale.

Marco Massara nella sua guida “Come utilizzare l’E-mail per fare Marketing” ne suggerisce dodici:

1. Coerenza del mittente: la presentazione è fondamentale. Sia il campo “da” sia la “signature” devono avere tratti comuni per identificare chiaramente il mittente e la sua affidabilità.

2. Referenze: Poche righe di presentazione a completamento della signature conferiscono autorevolezza e contribuiscono a qualificare il mittente.

3. Univocità del destinarario del campo “A:”: deve riportare chiaramente il nome dell ‘ utente finale in modo che sia certo di essere il reale destinatario del messaggio.

4.Pertinenza del campo “Oggetto:”: il tema specifico del messaggio deve risultare immediatamente chiaro.

5. Istruzioni chiare e longeve: devono essere sempre riportate e facilmente rintracciabili le indicazioni per la cancellazione dalla newsletter o per comunicare eventuale cambio di indirizzo mail.

6. Esplicitazione del permesso dato: è bene ricordare all ‘ utente che la newsletter è stata inviata in accordo al permesso ricevuto.

7. Sintesi: la comunicazione deve essere mirata al singolo prodotto o campagna marketing del momento, senza ricordare la totalità della produzione.

8. Concretezza: si devono rendere evidenti benefici e vantaggi dell’acquisto del prodotto pubblicizzato.

9. Approfondimenti: fornire i riferimenti (pagina web, ecc.) per consentire al cliente di approfondire l ‘ argomento ed eventualmente accreditarsi per altre tipologie di newsletter.

10. Passaparola: inventivare il viral marketig con soluzioni tipo “presenta un amico” per partecipare a concorsi o rivecere avere sconti e premi.

11. Richiesta feedback: si dovrebbe prevedere uno spazio apposito nella newsletter per raccogliere consigli e commenti da parte degli utenti.

12. Argomentare la privacy: è opportuno dare evidenza dei diritti di privacy dell’utente rassicurandolo con l’affermazione che non saranno violati.