Contribuenti minimi, al via nuove disposizioni

di Marianna Di Iorio

Pubblicato 10 Gennaio 2008
Aggiornato 11 Luglio 2013 10:27

La Legge Finanziaria 2008 prevede un regime fiscale semplificato per i contribuenti minimi e marginali: un'imposta del 20% sul reddito in alternativa all'IVA, Irap e Irpef

Un nuovo regime fiscale naturale per i contribuenti minimi: è questo ciò che prevede la nuova Legge Finanziaria 2008.

Il professionista che decide di adottare il nuovo regime di contribuente minimo non potrà addebitare l’IVA nelle fatture rilasciate ai clienti.

Il tutto a partire dal primo Gennaio 2008. Dunque, siamo già in fase operativa.

In particolare, il provvedimento si rivolge a tutti i piccoli imprenditori

  • che abbiano ricavi e compensi non superiori ai 30mila euro;
  • che non abbiano spese per lavoro dipendente o collaboratori;
  • le cui spese per l’acquisto di beni strumentali non siano superiori a 15mila euro;
  • che non abbiano effettuato cessioni alle esportazioni.

I lavoratori in questione potranno, a partire dal 1° Gennaio 2008, scegliere di rifarsi al nuovo provvedimento, scegliendo un’imposta del 20% sul reddito in alternativa a IVA, Irap e Irpef. In sostanza, si parla dell’esclusione della rivalsa IVA, dell’esonero dall’Irap e dell’applicazione di un’imposta sostitutiva ai fini Irpef, con un’aliquota al 20% calcolata sulla differenza fra ricavi e costi e con esclusione dagli studi di settore.

«La riforma consente di non avere partita Iva, registri e contabilità e rappresenta una svolta verso un sistema più semplificato», ha affermato il vice Ministro dell’Economia, Vincenzo Visco.

Come afferma il Ministero, saranno oltre 930mila le persone interessate ad adottare la nuova disposizione, con un’età media abbastanza bassa (intorno ai 40 anni).

Tutti coloro che possiedono i requisiti indicati, potranno utilizzare il nuovo regime senza dover apportare alcuna comunicazione, eliminando l’addebito Iva dalla fatturazione ai propri clienti.