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Assunzioni, dal 2018 decontribuzione giovanile

di Noemi Ricci

Pubblicato 27 Luglio 2017
Aggiornato 9 Ottobre 2017 14:34

Le anticipazioni del ministro Padoan sulla prossima Legge di Bilancio: focus su giovani, deficit, ripresa e tasse.

Nella prossima Legge di Stabilità 2018 incentivi fiscali per la stabilizzazione lavorativa dei giovani, tramite sgravi contributivi per i datori di lavoro in relazione ad assunzioni a tempo indeterminato. Ad anticiparlo durante la presentazione del rapporto di Confcommercio “Le determinanti dell’evasione fiscale: un’analisi regionale” è stato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan:

“La Legge di Bilancio 2018 sarà basata sulla continua riduzione del deficit e su un saldo primario positivo”. Non Solo: “le misure di decontribuzione selettiva a favore dei giovani rappresentano una leva importante e devono essere permanenti“.

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Il ministro ha poi parlato del debito che:

“Va stabilizzato ma posto su un sentiero di discesa”. “Dobbiamo passare dalla stabilizzazione del debito alla sua riduzione a una velocità tale che la spesa per interesse non sottragga risorse per la crescita e per l’inclusione sociale, un obiettivo da raggiungere anche in vista della riduzione del Quantitative easing e del rialzo dei tassi di interessi”.

Padoan si è poi espresso sul tema della ripresa economica in Italia:

“Il PIL è andato via via rafforzandosi tanto che nel 2017 tutti previsori stimano una crescita più sostenuta, oltre lo zero virgola”. “Le revisioni al rialzo della crescita del PIL da parte del Fondo monetario internazionale e dell’Upb per l’azione coerente del Governo. I risultati sono incoraggianti ma molto resta ancora da fare, approfittando della fase ciclica positiva per una crescita costante e strutturale. La ripresa che registriamo è più graduale, progressiva ma continua, è il 4° anno che è in accelerazione”.

=> Assunzione agevolata giovani, istruzioni INPS

Il ministro ha concluso parlando di evasione e pressione fiscale:

 “L’avversione al Fisco deriva dalle tasse elevate. Va ridotta la pressione. Anche le risorse impiegate male non migliorano la vita dei cittadini. E’ necessario quindi spendere meglio e rendere più chiari adempimenti e pagamenti”.