Dis-Coll, sussidio strutturale dal 2017

di Barbara Weisz

Pubblicato 13 Febbraio 2017
Aggiornato 14 Febbraio 2017 10:29

Il governo conferma con il Milleproroghe la Dis-Coll per il 2017: in vista una misura ad hoc per rendere permanente il sussidio di disoccupazione per collaboratori.

Ammortizzatori sociali

La Dis-coll, ovvero il sussidio di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi, non solo sarà prorogata nel 2017 ma diventerà strutturale: la precisazione arriva dal Ministero del Lavoro, che annuncia un emendamento da inserire nel Milleproroghe:

«si sta operando per realizzare una disposizione, da inserire nel D.d.L. Milleproroghe, che garantisca la continuità dell’erogazione della Dis-Coll, con la finalità di collegare la normativa in essere fino al 31 dicembre 2016 ad una specifica previsione strutturale, da definire all’interno della legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale attualmente all’esame della Camera».

Nel giro di poche ore, quindi, è completamente cambiata la situazione relativa alla Dis-coll: dal comunicato INPS sullo stop alle domande per mancanza di proroga al nuovo annuncio sull’introduzione del sussidio in via permanente.

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Tempi di approvazione

Nel Milleproroghe sarà inserita la proroga della Dis-Coll per il 2017, mentre la Legge Delega sul Lavoro Autonomo conterrà una specifica previsione per rendere il sussidio strutturale.

Il decreto Milleproroghe ha già effettuato il passaggio alla Camera: attualmente è in commissione Affari Costituzionali al Senato, arriva in aula martedì 14 febbraio, per essere approvato definitivamente entro il 28 febbraio.

Sussidio

La Dis-Coll prevista dal Jobs Act (articolo 15 del decreto legislativo 22/2015) è stata prorogata dalla Legge di Stabilità 2016 (articolo 1, comma 310, legge 208/2015). Anche la proroga 2017 era attesa in Legge di Bilancio, ma il veloce passaggio in Senato della manovra, causa crisi di governo, ha di fatto impedito la presentazione della modifica, ora compresa nel Milleproroghe.

Il sussidio è riconosciuto fino a un massimo di sei mesi, è pari al 75% dell’ultimo reddito (se è superiore ai 1.195 euro si aggiunge il 25% della differenza), si riduce del 3% a partire dal quarto mese. Ne hanno diritto i collaboratori coordinati e continuativi con almeno tre mesi di contribuzione versata.