Mobile World Congress: al GSMA 2009 di scena l’Hi-Tech scongiura-crisi

di Alessandro Vinciarelli

16 Febbraio 2009 09:50

Si apre ufficialmente il Mobile World Congress di Barcellona, il Salone dedicato al mercato smartphone, cellulari e dispositivi mobili. Le novità? Economiche e intelligenti

Dopo giorni di attesa si apre a Barcellona l’edizione 2009 del GSMA Mobile World Congress, il Salone delle tecnologie e dispositivi mobili, per conoscere le ultime novità per privati e aziende e individuare i trend di un mercato toccato, come l’intera industria, dalla grande crisi economica.

Da oggi e fino al prossimo 19 febbraio è prevista la presenza dei più importanti vendor e la presentazione di molti nuovi prodotti. Tra gli appuntamenti più attesi, la nuova release del sistema operativo Microsoft, Windows Mobile 6.5.

Anche Nokia non mancherà di presentare le sue ultime creazioni – il Nokia N97 touchscreen e l’N75 – assieme al suo sito ufficiale di vendita online, sulla scia degli “app store” che si stanno moltiplicando.

Protagoniste anche le due maggiori case taiwanesi, Acer e Asus che, prossime alla commercializzazione dei loro primi smartphone, potrebbero stupire la platea con interventi di rilievo.

Stesso discorso per Dell, che avrebbe l’occasione di lanciare il suo primogenito in ambito mobile.

Nonostante la crisi economica, quindi, le aspettative sulla partecipazione sono alte, anche se la situazione di difficoltà ha costretto molte aziende a ridurre fortemente il prezzo dei cellulari, ma solo di fascia consumer, e a fornire i dispositivi di funzionalità sempre più evolute in grado di sedurre i più indecisi.

Voci di corridoio, poi, ipotizzano che il G2, la seconda serie del cellulare Android Google HTC, potrebbe essere presentato a Barcellona, prima che la precedente versione abbia raggiunto molti paesi europei.

Sempre più cellulari tradizionali si stanno infatti trasformando in smartphone, strizzando l’occhio alle esigenze professionali che giustificano gli investimenti in device mobili, tanto da poter affermare che il settore non dovrebbe risentire drammaticamente della crisi nel corso del 2009, nonostante un’inevitabile contrazione del settore.