Google rende le ricerche più “social”

di Tullio Matteo Fanti

18 Febbraio 2011 15:50

Google cambia la composizione delle SERP mostrate dal motore di ricerca, includendo risultati provenienti dal layer sociale. Un cambiamento fondamentale, quindi, anche per il social network marketing

Google rende le sue ricerche ancora più “social” cambiando la composizione delle SERP offerte dal motore, che si preparano così ad incanalare con sempre più precisione il fiume di dati che proviene dai social network. Al momento i cambiamenti riguardano però solamente l’edizione statunitense del motore.

L’idea alla base del cambiamento nasce dal desiderio di fondere con ancora maggiore efficacia il concetto di rilevanza, con cui “ragiona” il motore di ricerca, con il concetto di relationship, inserendo così direttamente all’interno dei risultati le informazioni che arrivano dall’insieme di relazioni sociali che gli utenti tessono costantemente grazie alle opportunità offerte dai social network.

Gli elementi provenienti dal layer sociale, sino ad oggi presentati come elemento a parte nella parte bassa delle pagina, vengono ora infatti evidenziati da una annotazione in calce al risultato. Al momento, i network sociali presi in considerazione sono solamente Twitter, Flickr e Quora. Facebook risulta quindi essere il grande assente poiché ad oggi ancora non apre le proprie pagine ai crawler di Mountain View.

Le informazioni che provengono da amici, parenti o colleghi di lavoro hanno una valenza sicuramente maggiore rispetto a quanto scritto da uno sconosciuto all’interno di un determinato sito e Google intende sfruttare tale caratteristica per elevare la qualità dei risultati.

Non solo, vista l’importanza dei messaggi sociali a livello di marketing ed immagine per le aziende, le modifiche cambiano sotto certi aspetti la loro diffusione, rendendoli più fruibili e contestualizzati nelle ricerche di tutti i giorni. Un piccolo cambiamento che potrebbe portare a notevoli ripercussioni sul piano del social network marketing. Essere “social”, insomma, diventa sempre più cosa fondamentale.