App Bollettino Postale per pagamenti da smartphone e tablet

di redazionali

Pubblicato 13 Gennaio 2016
Aggiornato 18 Febbraio 2020 09:47

Il bollettino postale diventa 2.0, conservando le caratteristiche di sicurezza di sempre: ecco la nuova App per pagamenti online.

Scopri come funziona la nuova App gratuita, facile e sicura da usare, in Italia come all’estero.

Il bollettino postale diventa 2.0, conservando le caratteristiche che da sempre contraddistinguono il canale più semplice e sicuro per eseguire e ricevere i pagamenti ma diventando allo stesso tempo innovativo, soprattutto grazie alla nuova App BancoPosta messa a punto da Poste Italiane.

Oltre a pagare il bollettino nel più classico dei modi, presso gli uffici postali, nei 7.000 ATM Postamat, nei punti partner e nelle tabaccherie, online sul sito poste.it e attraverso l’internet banking di 140 banche convenzionate, ora i pagamenti sono possibili anche in totale mobilità grazie all’App BancoPosta. Una App che è gratuita, facile e sicura da usare, sia in Italia che all’estero.

Con la nuova App BancoPosta il pagamento di un bollettino diventa ancora più veloce e semplice: in molti casi non è necessario digitare neanche i dati del bollettino, è sufficiente inquadrare il bollettino con la fotocamera dello smartphone e scegliere lo strumento con cui effettuare il pagamento (Conto BancoPosta o Carta PostePay). Per chi vuole pagare con carta di credito è disponibile l’App Ufficio Postale.

Un bollettino che diventa quindi multicanale per venire incontro alle variegate esigenze della clientela. Ricevere un pagamento o eseguirlo con un bollettino postale dà, ai privati come alle imprese, la garanzia al 100% dell’avvenuta transazione con le operazioni che sono archiviate e consultabili per 10 anni.

In questo mix di tradizione e innovazione, Poste non ha dimenticato i clienti che preferiscono servirsi della tradizionale modalità di pagamento del bollettino con un portalettere che arriverà direttamente a casa con il servizio “Posteitaliane per te”.

[publiredazionale]Questo articolo è in collaborazione con Poste Italiane[/publiredazionale]