Nella UE solo il 2% delle famiglie ha accesso alla banda larga ultraveloce, una percentuale ben lontana dall?obiettivo fissato dalla Commissione Europea per il 2020, pari al 50%. La banda larga veloce raggiunge invece il 54% dei cittadini dell?Unione.
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Questo è quanto è emerso dalla recente valutazione dell?Agenda digitale, che mostra come sebbene i servizi digitali di base siano ampiamente diffusi nelle varie zone della UE, la metà dei cittadini sia in possesso di conoscenze digitali abbastanza scarse.
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Stando ai dati, ad esempio, il 40% delle aziende che cercano specialisti informatici hanno difficoltà a trovare competenze adeguate, con il conseguente aumento del numero di posti vacanti nel settore.
Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda digitale, mette in evidenza quelle che sono le criticità che impediscono il raggiungimento degli obiettivi e limitano le opportunità di stare al passo con le novità digitali.
«Mi rallegro che oggi internet sia disponibile praticamente in tutta l?UE nella sua configurazione di base, ma non possiamo permetterci di restare indietro. Dai dati odierni emerge con chiarezza che il problema principale di quest?anno è stata la mancanza di investimenti nelle reti ultraveloci e che ancora non esiste un vero mercato unico delle telecomunicazioni. Il problema è chiaro e altrettanto chiara sarà la nostra risposta, che presenta un pacchetto di misure per il mercato unico delle telecomunicazioni.»
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