Google Instant è un pericolo per la sicurezza degli utenti?

di Giuseppe Cutrone

Pubblicato 9 Settembre 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:47

Proprio nella giornata di ieri, in occasione del dodicesimo compleanno, Google ha lanciato una nuova funzionalità implementata nel suo motore di ricerca, Google Instant, una tecnologia che si pone l’obiettivo di rendere più veloci e semplici le ricerche degli utenti.

Grazie a questa novità, infatti, l’utente non dovrà nemmeno completare la digitazione della query che già Google provvederà ad aprire una schermata, aggiornata in tempo reale mentre si scrive la propria keyword, con i link frutto della ricerca, suggerendo inoltre le restanti parole chiave in modo da anticipare le intenzioni dell’utente.

Fin qui, comunque, tutto bene. Tuttavia, secondo le prime prove effettuate da alcuni esperti di sicurezza, pare che la novità esponga a dei rischi per la sicurezza il pubblico di Google. Tutto nasce dalla presenza di minacce provenienti dai falsi antivirus, i quali, sfruttando i motori di ricerca tramite tecniche di Black Hat SEO, sono soliti raggiungere un buon posizionamento tra le SERP presentante agli utenti riuscendo spesso a ingannare i meno attenti.

Capita quindi che un utente alla ricerca di un buon antivirus venga erroneamente indirizzato dal motore di ricerca verso il download di un rogue antivirus, un software pericoloso in grado di far danni sul PC dell’incauto navigatore.

Tale problema sarebbe addirittura enfatizzato da Google Instant. Secondo un breve test effettuato cercando la kweyword “antivirus”, Google Instant avrebbe presentato tra i link delle prime posizioni proprio dei siti legati a dei falsi antivirus, cosa che rischia effettivamente di fare crescere il rischio di infezioni derivati da questi pericoli.

Sarà interessante capire cosa risponderà Google e se effettivamente l’allarme lanciato corrisponda al vero. Intanto non resta che raccomandare accortezza prima di cliccare sui link proposti dai motori di ricerca, anche perché si sa che la prudenza, Google Instant o no, non è mai abbastanza.