Voi cosa ne pensate? Che sia necessario ricorrere al termine “sicurezza 2.0” per indagare le dinamiche che sono alla base del social networking?
Ciò che è sicuro è che i social network (vedi i vari esempi: Myspace, Facebook, LinkedIn, Neurona, etc) sono servizi in costante crescita e in costante miglioramento e rappresentano in gran parte, se non del tutto, il panorama Web 2.0 mondiale.
Ma in che modo possono essere, fattivamente, coinvolti nella sicurezza?
Leggevo una notizia di qualche tempo fa in cui si faceva riferimento alla collaborazione di Myspace con le procure generali di alcuni stati USA per dare vita alla creazione di un piano di tutela dei minori su Internet (prevenzione della pedo-pornografia, bullismo, violenze, e via dicendo).
Iniziativa interessante che ha subito riscosso molti consensi e anche qualche critica, come sempre.
La cosa interessante, se vogliamo definirla così, è che purtroppo i social network non ottengono solo risultati positivi dal punto di vista della cooperazione per il raggiungimento di una maggiore sicurezza globale; spesso risultano anche essere un veicolo privilegiato per la diffusione di materiale dannoso.
Va da sé che, una volta chiarita l’importanza di queste applicazioni nel mondo di Internet attuale, si debba necessariamente procedere con l’occuparsi anche della loro relativa sicurezza e protezione.
Come tuteliamo i dati inseriti nei loro database? Come ci difendiamo da minacce malware e spyware?
Esistono misure efficaci al 100%?
Se, da un lato, è necessaria una nuova consapevolezza da parte delle utenze che devono costantemente mantenersi aggiornate, dall’altro lato è anche necessario che i fornitori di tali servizi si mantengano a loro volta molto attenti sui rischi provenienti dalla Rete.
Si tratta di un’implicazione fondamentale che deve essere considerata e che merita di essere tenuta sotto controllo per il prossimo, immediato, futuro.
A noi utenti non resta che continuare ad utilizzare i di social networking non dimenticando mai le adeguate protezioni e le comuni norme di sicurezza che già adottiamo.