I politici e il Web 2.0

di Noemi Ricci

11 Gennaio 2008 09:00

Blog, WebTv, Second Life: gli strumenti del Web 2.0 possono avvicinare i politici ai cittadini. In USA, Gran Bretagna e Francia è un'attività consolidata, mentre in Italia stenta a decollare

Il report fornisce inoltre una serie di diari online di vario tipo, che i politici interessati a tale attività possono utilizzare per costruire un proprio blog personale. Le tipologie spaziano da diari di viaggio, in cui raccontare trasferte e missioni, a blog in cui tenere aggiornati gli elettori, descrivendo passo per passo l’iter di approvazione di una legge o un provvedimento. Oltre che per blog di tipo personale, vengono presentati esempi anche di blog colettivi dove un gruppo di rappresentanti può alternarsi nella scrittura di un weblog condiviso.

Gli esempi italiani

Anche se in Italia ancora non si è arrivati a tanto, il mondo della politica cerca di superare la crisi di fiducia e l’innata diffidenza dei cittadini sbarcando sul Web. La Pubblica Amministrazione tenta di promuovere le attività istituzionali cercando di raggiungere quel pubblico, prevalentemente giovane adattandosi ai loro particolari gusti e abitudini, quindi approdando sul loro mezzo di comunicazione preferito: il Web.

Così a Bologna, per la XIV edizione del COM-PA, ha promosso il convegno Istituzioni e cittadini su Second Life, in cui si è discusso dei nuovi strumenti di promozione messi in campo dalla Pubblica Amministrazione per dialogare con un pubblico giovane in versione 3D.

Ma di fronte a un profondo cambiamento culturale, che passa attraverso le tecnologie, solo alcuni parlamentari hanno scelto di confrontarsi in modo diretto con i cittadini, cercando di sconfiggere l’anti-politica sul suo stesso terreno, aprendo così un proprio blog, o almeno un sito personale. Primi fra tutti il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraio Scanio e il ministro Antonio Di Pietro.

In particolare quest’ultimo si distingue per il suo blog, con la doppia versione italiano-inglese, vedendo internet come la nuova frontiera per l’informazione ma anche per la comunicazione di cui la politica deve assolutamente comprendere e sfruttare le potenzialità. Il ministro risponde in prima persona alle numerose mail che riceve affrontanto il confronto diretto con gli elettori.

Nel nostro paese, in cui non esiste la cultura dello scontro diretto come in America, Di Pietro è stato il primo ministro italiano ad avere usato YouTube e a continuare a farlo, pubblicando i suoi resoconti da palazzo Chigi e ricevendo notevoli consensi. Il Ministro ha addirittura un proprio spazio virtuale, una sorta di quartier generale dell’Italia dei Valori, nel mondo virtuale di Second Life: Never Land, in cui presto verranno organizzati incontri con gli utenti, comizi e manifestazioni.

Anche i Democratici di Sinistra hanno loro portale. A disposizione dei 5000 utenti giornalieri (20.000 durante particolari ed importanti eventi) è stata messa una WebTv che trasmette, in diretta e in differita, eventi istituzionali del partito così come servizi giornalistici su temi politici. Questa WebTv ha un canale anche su YouTube e Blip.tv, ed una collaborazione con Nessuno.tv.