Responsabilità d’Impresa: da manager ad imprenditori di successo

di Filadelfo Scamporrino

14 Luglio 2009 10:00

Che cosa occorre per diventare degli imprenditori di successo? Non basta avere fiuto e fortuna, ma occorrono competenze assimilabili a quelle del manager. Saper formare e delegare sono alcune delle armi vincenti per un imprenditore sulla via del successo

Cosa occorre per diventare degli imprenditori di successo? È solo una questione di fortuna, come si dice spesso, oppure occorre seguire un percorso ben definito senza mai affrettare i tempi e senza aver troppa voglia di bruciare le tappe? Di certo, anche per l’imprenditore di successo esiste in qualche modo un “iter formativo”; è facile diventare imprenditori di successo quando magari viene acquisita l’impresa del padre, ben avviata, e magari con fatturati di svariati milioni di euro. Un’altra cosa è diventarlo partendo dal basso, magari puntando all’inizio ad una carriera manageriale prima di fare il grande salto di qualità.

D’altronde, le qualità di un buon manager servono eccome anche nella gestione di un’impresa di successo: dalla capacità di saper decidere, formare e delegare, all’efficacia della comunicazione passando per la capacità di gestire un gruppo, la leadership, e saper soprattutto imparare l’arte di negoziare che per l’imprenditore, unitamente alla capacità di rischiare ed alla determinazione, è fondamentale.

Difficilmente un imprenditore di successo può rinunciare a circondarsi di persone che, rispondendo in via diretta del proprio operato, siano in grado di gestire al meglio, sapendo curare i rapporti interpersonali, il personale, il marketing, la finanza e l’amministrazione, la produzione e, ove previsto, anche la logistica. Coloro che riferiscono direttamente all’imprenditore devono avere capacità di motivazione del personale, creatività e capacità di organizzazione tali che nessuna della unit interne di cui si compone l’impresa possa essere gestita in maniera tale da svolgere i propri compiti senza un feedback ed un interfacciamento continuo con le altre divisioni.

Molto importante è inoltre definire con i propri referenti degli obiettivi, singoli e di gruppo, tali da tenere sempre alto il morale e la motivazione dei propri collaboratori, tenendo ben presente il fatto che più i collaboratori sono coinvolti nelle scelte e nelle decisioni dell’impresa, maggiore sarà di norma anche il tasso di produttività e, quindi, di redditività che si è in grado di conseguire.

E per garantire la continuità e l’espansione dell’impresa, con ricadute positive tanto sull’occupazione quanto sulla creazione di valore, l’imprenditore di successo deve sempre saper guardare ai propri competitor sapendo anticipare le tendenze del mercato sia seguendo, e possibilmente migliorando le strategie che hanno portato al successo i propri concorrenti, sia evitando scelte che hanno portato le stesse imprese del settore a conseguire risultati negativi in virtù di scelte sbagliate o troppo azzardate.

E quando l’azienda è nata da poco, ed è piccola, un imprenditore che vuole “sfondare” non deve farsi mai cadere nell’errore di creare un modello di gestione e di organizzazione accentrato; solo formando e delegando, da un passato da manager si può intraprendere un futuro da imprenditori di successo.