Bioarchitettura: l’ufficio ecosostenibile

di Maria Marcella Izzo

15 Ottobre 2010 10:00

Vademecum ecologico per un ufficio più "verde" e vivibile, grazie ai principi della bioarchitettura

Costruire un ufficio, magari direzionale, secondo i principi della bioarchitettura, che abbia le stesse caratteristiche di salubrità, risparmio energetico e comfort di un’abitazione, può sembrare una scelta un po’ eccessiva. Ma in realtà, tra gli imprenditori d’avanguardia, è sempre più diffusa la tendenza ad investire per un ambiente di lavoro sano.

Tale scelta risulta non solo piacevole per chi è costretto a trascorrere un terzo della propria giornata in un ambiente sano e confortevole (in cui siano presenti i canoni della Bioarchitettura), ma ciò permette un risparmio nella gestione dell’edificio che, in pochi anni, ripaga dell’investimento.

L’obiettivo è quello di costruire uno spazio di lavoro concepito come organismo vivente e che interagisca con l’ambiente esterno, ma che ponga l’uomo al centro del progetto. Le caratteristiche dell’ufficio ecocompatibile, realizzato secondo i principi della bioarchitettura, sono:

  • spazio di lavoro orientato in base all’esposizione solare;
  • protezione dagli agenti atmosferici realizzata attraverso l’utilizzo dell’energia prodotta durante l’inverno e del raffrescamento naturale in estate;
  • utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a basso impatto ambientale.

L’ufficio, inoltre, dovrebbe garantire l’isolamento termico ed acustico, la microventilazione naturale, dovrebbe essere dotato di una struttura di pannelli fotovoltaici e di un tetto giardino che recuperi l’acqua piovana.

Per quanto riguarda l’arredo, invece, la bioarchitettura consiglia di realizzare l’ufficio ponendo una particolare attenzione alla qualità dei materiali, al colore, all’idea del team working (lavoro di gruppo) e allo sfruttamento della luce naturale.

Infine, è bene considerare la valenza sia architettonica che psicologica del colore verde, che va dal comfort visivo ed acustico (come quello prodotto dall’acqua corrente), ad una valenza funzionale (eliminazione di CO2 creata dagli impianti).