Il gruppo Electolux mette in campo il franchising per stimolare l’imprenditorialità dei propri dipendenti, favorendo al tempo stesso lo “smaltimento” degli esuberi di personale, secondo un piano sociale sottoscritto lo scorso anno con i sindacati e il governo.
L’azienda multinazionale svedese ha sottoscritto un accordo con Assofranchising, in modo da accedere alle proposte di numerose aziende che sul territorio nazionale erano disponibili a operare in tal senso, ponendosi anche nella condizione di fornire ai propri dipendenti le informazioni necessarie per una valutazione delle offerte.
Per i dipendenti in uscita da Electrolux – come per chiunque tenti questa avventura – i vantaggi sono il trasferimento di know how da parte dell’azienda madre, con un rischio commerciale contenuto. Ma anche un supporto al marchio e l’adattamento alle specificità locali.
Il franchising salvaguarda l’indipendenza imprenditoriale e garantisce la formazione su cui l’imprenditore può contare grazie all’expertize maturata dal brand franchisor.
Per questo motivo il franchising è una formula, che anche in periodi di grande crisi, risulta in crescita e rappresenta una valida e concreta alternativa al posto fisso per tutti coloro che vogliono aprire un’attività in proprio. Secondo i dati elaborati da Assofranchising, nell’ultima edizionedel Rapporto Assofranchising Italia, realizzato con la collaborazione dell’Osservatorio Permanente sul Franchising e Quadrante, relativo al 2010, il giro d’affari complessivo del franchising si è attestato oltre i 22 miliardi di Euro, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2009.
I settori che hanno avuto una crescita particolarmente elevata sono stati quello della ristorazione, il cui giro d’affari è passato dai 719.152.000 rilevati nel 2006 a 1.497.503.500 del 2010 a dimostrazione di come il franchising sia una modalità di sviluppo in netta crescita in questo settore.
Altri settori in crescita sono quelli dei servizi specialistici, dell’abbigliamento bambino, dei servizi postali, stampa e comunicazione, la cosmetica e le profumerie.
“Se il posto fisso garantito a vita non è più la soluzione per affrontare e risolvere il problema dell’occupazione, si fanno strada concetti e formule che riconducono anche ai temi dell’autoimprenditorialità e in questo contesto il ruolo del franchising come motore d’impresa è determinante, perché soprattutto negli ultimi anni rappresenta anche un’opzione di avviamento all’impresa per diversi profili tipologici come donne, giovani, ex manager ed ex dipendenti” commenta Graziano Fiorelli presidente di Assofranchising.
Il piano messo a punto da Electrolux prevedeva un impegno di circa 30 milioni di euro, per la gestione dei tagli occupazioni resisi necessari in seguito alla situazione del mercato degli elettrodomestici. Il piano prevede un pacchetto di strumenti che vanno dagli incentivi all’uscita, al part-time, al reimpiego (con incentivo sia al dipendente che all’azienda che lo assume), alla messa a disposizione gratuita di aree per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e, infine, proprioall’autoimprenditorialità. Finora questa scelta (sostenuta con 37 mila euro di incentivo più l’ausilio a ottenere un fido di 50 mila euro dalle banche convenzionate) è stata utilizzata solo da 14 dipendenti, la maggior parte dei quali donne (10) e in una fascia dietà fra 30 e 40 anni. Sono state intraprese soprattutto attività commerciali.
Grazie a questo accordo, infatti, la creazione di microimprenditorialità potrà essere ulteriormente stimolata. Assofranchising ha inviato una lettera informativa a tutti i suoi oltre 200 associati, e le risposte stanno già arrivando numerose da parte delle aziende, segno che vi è un reale potenziale di sviluppo di questo settore e che vi sono buone opportunità anche per i dipendenti Electrolux che vogliano mettere in gioco il proprio spirito di iniziativa.
Electrolux renderà disponibili le informazioni provenienti dalle aziende di Assofranchising attraverso tutto il sistema di comunicazione interna.
Assofranchising ed i consulenti di Electrolux che gestiscono il Centro di Orientamento nei due stabilimenti di Porcia (Pordenone) e Susegana (Treviso) collaboreranno al fine di far aprire un’attività alle persone che intendano lasciare l’azienda per avviare iniziative di autoimprenditorialità in queste province.