Il CEO di Google Larry Page ha una sua idea ben precisa sul modo di gestire le aziende da parte dei manager internazionali, responsabili, a suo parere, di portare al fallimento delle società che dirigono, o comunque di limitarne lo sviluppo.
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Quali sono gli errori più comuni commessi dai dirigenti d’azienda? Page ne individua tre, illustrati nel corso di un’intervista rilasciata alla testata Wired. Tre “strategie mancate”che non tengono conto, in primis, della rivoluzione digitale che ha travolto le aziende e che dovrebbe essere assimilata al meglio dai colleghi CEO.
Il primo punto a sfavore dei manager, secondo Page, è il volersi radicare al concetto di concorrenza e competitività, cercando perennemente di proporre progetti volti a superare i competitor senza valutare, invece, l’ipotesi di compiere periodicamente un salto di qualità notevole che non richiede passaggi graduali:
«Periodicamente, ogni tot di anni, si dovrebbe lavorare su qualcosa di nuovo che si pensa sia veramente sorprendente.»
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Il secondo errore compiuto dai manager è il focalizzare l’attenzione solo su un solo progetto, senza invece cercare di espandere il proprio business dedicandosi a un vasto numero di iniziative e portando avanti più piani aziendali contemporaneamente. A proposito di innovazione, invece, il leader di Mountain View ne sottolinea il ruolo determinante nel lavoro dei manager, ma evidenzia anche come qualsiasi progetto, anche il più innovativo, debba essere supportato da una strategia commerciale adeguata.
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In definitiva, CEO e commerciali dovrebbero lavorare fianco a fianco per il benessere dell’azienda.