Come si passa da semplice marca a Superbrand? Vale a dire quei brand capaci di fidelizzare i clienti e apparire prestigiosi sul mercato? Per rispondere a questa domanda sono scesi in campo proprio il programma Superbrands e gli istituti di ricerca Astarea e Demoskopea a cui il primo ha chiesto di analizzare i dati ed individuare i cosiddetti S-Factor, quei tratti che caratterizzano ogni grande marchio.
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La prima caratteristica individuata è la fiducia, il cui peso è del 38%, raggiungibile attraverso la Rilevanza, capacità di soddisfare i bisogni del cliente e la capacità di Rappresentare un linguaggio comune, di farsi medium universale. Il rapporto di fiducia passa attraverso il riuscire a comunicare empatia, la capacità di dare piacere, la gratificazione personale, tutti aspetti considerati fondamentali per fidelizzare il cliente.
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Al secondo posto, con un peso del 22%, si piazza la leadership. Il saper essere un punto di riferimento del mercato garantisce un rapporto esclusivo. Per questo bisogna assicurarsi una presenza stabile, garantendo unicità o anche significati simbolici che rendono il prodotto il punto di riferimento della sua categoria.
Il rapporto diretto coi clienti ha un peso del 17% e la sua importanza cresce via via essendo favorito dai social media. Il dialogo deve essere trasparente e sempre attivo, facendo passare il messaggio che ciò che si fa lo si fa al meglio. Il societing, cioè avere un peso significativo sulle dinamiche sociali, pesa al 14%, gli italiani infatti si mostrano scettici sull’attivismo delle aziende, ma lavorando bene si può dimostrare di essere seri anche in questo campo. Dinamismo e innovazione hanno una percentuale di solo il 9%, il cliente medio infatti non ne vede l’impatto diretto sul proprio benessere.
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Il programma Superbrands è molto attivo e concluderà il suo iter annuale con l’assegnazione dei premi all’eccellenza di marca a giugno di quest’anno.
