Studiare il comportamento e le preferenze dei clienti è il primo passo per costruire una strategia di marketing funzionante. Sono molti i modi utilizzati, dalle interviste dirette alle indagini, ma spesso qualche elemento sfugge, soprattutto quando si entra nel terreno dell’irrazionale.
Utilizzare le neuroscienze al servizio del marketing apre nuove ed innovative strade. Fabio Babiloni, chief scientific officier di BrainSigns e docente di neuroscienze all’Università Sapienza di Roma, a tal proposito spiega «Le neuroscienze hanno l’obiettivo primario di comprendere il funzionamento del cervello umano e nell’ultimo decennio hanno potuto dimostrare l’esistenza di processi cognitivi ed emotivi ‘involontari’ dei quali siamo, parzialmente o totalmente, inconsapevoli. Processi inconsci che intervengono nelle nostre decisioni di consumo. Spesso, infatti, non siamo in grado di razionalizzare e di spiegare a parole con precisione quello che proviamo e quali sono i criteri in base ai quali decidiamo. Ad esempio, a volte non ci spieghiamo perché acquistiamo d’impulso prodotti che non erano nella lista della spesa o, anche, ci sentiamo gratificati o delusi, frustrati dopo un determinato acquisto. Esistono, però, prove scientifiche che dimostrano come il nostro cervello si attivi restituendo segnali oggettivi e fisiologici legati a quei processi, anche quando le preferenze restano inespresse. Ecco allora che le moderne tecniche di misurazione biometrica consentono di misurare processi cognitivi ed emotivi non esprimibili mediante un’intervista o un’indagine».
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Le parole si riferiscono all’esperimento fatto in campo ortofrutticolo, promosso da Agroter e BrainSigns, ma potrebbero riguardare qualsiasi settore. Infatti grazie all’esperimento si è messo in evidenza il ruolo della luce, della presentazione dei prodotti, della scelta dei colori e delle immagini scelte nel negozio fisico, tutti elementi capaci di influenzare in maniera significativa l’acquisto.
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Conoscere cosa il cliente prova entrando in negozio aiuta a presentare la merce nel modo migliore possibile e a sviluppare strategie di marketing di sicuro successo. Questo tipo di marketing potrebbe essere definito brain marketing e di certo avrà sviluppi interessanti.
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