Migliorare la strategia

di Chiara Basciano

30 Ottobre 2017 13:00

Sei domande che possono aiutare la strategia elaborata a funzionare senza intoppi.

Quando si elabora una strategia la si discute per mesi, poi si riceve l’approvazione di colleghi e collaboratori e ci si sente soddisfatti, ma la vera sfida arriva quando arriva il momento di metterla in atto. Eventuali intoppo ed elementi a cui non si era pensato rischiano di far saltare una strategia a lungo studiata.

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Per questo le domande sviluppate dal professore Robert Simons della Harvard Business School possono dare una mano a non trovarsi nei guai. Esse aiutano ad identificare eventuali difficoltà e ad adottare azioni decisive per evitare che diventino un problema.

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Nel dettaglio le sette domande sono. Chi è il tuo cliente principale? Essa può sembrare banale ma aiuta ad identificare da subito il target di riferimento. Come rendi prioritarie le esigenze degli azionisti, dei dipendenti e dei clienti attraverso i tuoi valori fondamentali? Che significa non tradire il propri obiettivi ma tenendo conto di chi sta intorno all’azienda. Quali variabili stai monitorando? Vale a dire su cosa si sta puntando l’attenzione per prevenire possibili problemi. Quali limiti strategici hai impostato? Devono essere ben chiari i limiti della propria strategia e fino a dove si intende arrivare.

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Come stai aiutando la creatività? Elemento essenziale che non va mai sottovalutato nella creazione di una strategia. Quanto sono impegnati i tuoi dipendenti ad aiutarsi reciprocamente? Domanda che presuppone un’attenzione speciale nei confronti degli altri e dell’ambiente di lavoro. Infine, quali incertezze strategiche ti tengono sveglio di notte? Tu sai già cosa potrebbe non funzionare, lavorare sulle debolezze vuol dire evitare che distruggano la strategia per cui si sta tanto lavorando.

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