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Coronavirus: misure di sostegno per Medici e Odontoiatri

di Anna Fabi

Pubblicato 13 Marzo 2020
Aggiornato 9 Giugno 2020 06:55

L'ENPAM mette in campo misure d'emergenza a sostegno dei propri iscritti e chiede al Governo più tutele per Medici e Odontoiatri colpiti dal Coronavirus.

Gli operatori del settore sanitario sono gli eroi dell’emergenza Coronavirus che sta stravolgendo il mondo intero, eppure nel nostro Paese proprio per molti di loro mancano misure di sostegno e tutela. Ecco perché l’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) oltre a dare vita a tutta una serie di iniziative per supportare i propri iscritti che stanno affrontando l’emergenza sanitaria del COVID-19 ha chiesto al Governo di mantenere la retribuzione anche ai medici e agli odontoiatri messi in quarantena, come già deciso per i dipendenti pubblici.

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Dentisti e Medici pubblici e privati: sostegni differenti

Per i medici e odontoiatri dipendenti pubblici, il decreto legge 9/2020 ha di fatto disposto il mantenimento della retribuzione in caso di malattia con ricovero ospedaliero o assenza per malattia dovuta al Coronavirus, compresi i periodi di quarantena.

Diversa invece la situazione, denuncia l’ENPAM, pr i medici che svolgono servizio pubblico per il Servizio sanitario nazionale in regime di convenzione, che non vengono tutelati dallo Stato se posti in quarantena.

Ad esempio, un medico di guardia o un medico convenzionato del 118 che entrano in contatto con un paziente affetto, vengono posti in quarantena ma perdono la retribuzione.

Osserva il presidente dell’ENPAM Alberto Oliveti.

In un incontro che si è tenuto il 25 febbraio scorso con il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, il presidente ENPAM ha avuto la garanzia che tutti i medici in prima linea saranno tutelati:

In quell’incontro si è parlato tuttavia della sola zona rossa formalmente intesa, ma questa è un’emergenza nazionale e per i sanitari andrebbe considerata zona rossa ogni luogo del territorio italiano in cui entrano in contatto con il COVID-19.

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L’ENPAM ha quindi inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri della Salute, del Lavoro e dell’Economia una lettera per chiedere che:

  • estendere le tutele previste dall’articolo 16 del Dl 9/2020, ovvero l’indennità mensile esentasse di 500 euro mensili per i lavoratori autonomi e liberi professionisti iscritti all’INPS anche ai liberi professionisti iscritti agli Enti di previdenza privati, provenendo peraltro le risorse dal Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, finanziato con le tasse pagate anche dai liberi professionisti e dalle stesse Casse previdenziali private;
  • estendere le tutele previste dall’articolo 19, riconoscendo la causa di servizio per la quarantena anche ai medici che svolgono servizio pubblico per il Servizio sanitario nazionale in regime di convenzione, consentendo loro di mantenere lo stipendio come se fossero ricoverati in ospedale, al pari di quanto previsto per i medici dipendenti pubblici messi in quarantena, al fine di garantire la salute pubblica, poiché entrati in contatto con soggetti infetti o perché affetti loro stessi (in maniera sintomatica o asintomatica) da COVID-19;
  • ai fini delle misure di tutela emergenziali, ogni contatto tra i professionisti sanitari di tutto il territorio nazionale e il COVID-19 deve essere considerato come avvenuto in zona rossa.

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Le misure di sostegno ENPAM

In parallelo l’ENPAM ha approntato le misure d’emergenza per i medici e gli odontoiatri alle prese con il Coronavirus, che si traducono in provvedimenti a favore dei convenzionati e tutele per i liberi professionisti costretti a interrompere l’attività per causa del COVID-19.

Entrando nel dettaglio del sostegno previsto dall’ENPAM per le varie categorie:

  • per coloro che svolgono attività di medicina generale, il cui lavoro è regolato dall’Accordo collettivo nazionale della medicina generale, nel caso fossero affetti da COVID-19 riceveranno un indennizzo attraverso la cosiddetta “polizza 30 giorni” stipulata dall’ENPAM. I pediatri di libera scelta nella stessa situazione dovranno rivolgersi alla propria compagnia assicurativa nei primi 30 giorni di malattia. Dal 31° giorno, sarà invece l’ENPAM stesso a indennizzare i malati (sia medici di medicina generale sia pediatri di libera scelta);
  • medici di continuità assistenziale (guardia medica) e i convenzionati del 118 posti in quarantena riceveranno invece un indennizzo per i mancati guadagni in base al succitato impegno preso dal Ministro del Lavoro di lasciare agli enti di previdenza dei professionisti la facoltà di agire nell’emergenza, derogando all’obbligo di approvazione ministeriale preventiva delle loro delibere;
  • per i medici e dentisti che svolgono esclusivamente la libera professione e che in questo periodo non possono lavorare, l’Ente erogherà un sussidio sostitutivo del reddito come previsto nei casi di calamità naturale. Nel caso si ammalassero e la patologia si protraesse nel tempo, dal 31° giorno scatterà l’assegno per malattia pari all’80% del reddito, recentemente introdotto dall’Ente per i liberi professionisti con almeno tre anni di anzianità contributiva;
  • medici fiscali che svolgono esclusivamente la libera professione riceveranno un sussidio sostitutivo del reddito come previsto nei casi di calamità naturale.

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Per quanto riguarda la sospensione dei contributi previdenziali, l’ENPAM valuterà uno slittamento dei termini di pagamento, in base alle norme di legge emergenziali che saranno previste dallo Stato.

L’Ente segnala che, in tema di sanità integrativa, i piani SaluteMia, società di mutuo soccorso dei medici e degli odontoiatri, valgono anche in caso di contagio da Coronavirus, garantendo la copertura di: spese per visite specialistiche o esami diagnostici, indennità giornaliera da ricovero, indennità giornaliera da convalescenza e spese per ospedalizzazione domiciliare post ricovero.

L’ENPAM ricorda che è anche possibile proteggersi con un’assicurazione contro gli infortuni specifica per i professionisti messa a disposizione da Emapi, ente di mutua assistenza al quale l’Ente aderisce e che consente, a fronte di contributi aggiuntivi, di personalizzare la propria polizza, ottenendo, tra le altre cose, una copertura in caso di inabilità temporanea da malattia. L’adesione alla proposta assicurativa può avvenire direttamente online, collegandosi al link riservato ai medici e agli odontoiatri.