Riforma articolo 18: come prosegue il Governo Monti

di Rosaria Di Prata

10 Gennaio 2012 10:30

Il governo Monti, attraverso il ministro del Welfare, Fornero, punta a riformare il mercato del lavoro intervenendo sull'articolo 18.

Le riforme annunciate dal Governo Monti sono diverse. Ora l’attenzione si focalizza sulla riforma del lavoro che dovrebbe dare anche un nuovo slancio occupazionale all’Italia. Diversi i punti sotto esame ma, quello che emerge principalmente, riguarda l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori che disciplina i licenziamenti nelle aziende dove lavorano più di 15 dipendenti.

Elsa Fornero, ministro del Welfare, si sta occupando della situazione e s’ipotizza anche la possibilità di cancellarlo definitivamente. Fino ad oggi si è chiarito che l’articolo 18 rimane valido solo per i rapporti già presenti mentre, se si procede a nuove assunzioni, il vincolo cessa. Di mercato lavorativo flessibile se ne parla già da diverso tempo, e questo sarebbe proprio uno dei motivi per i quali la discussione si sta focalizzando sull’articolo 18. 

Gli incontri tra Governo, Confindustria e sindacati non erano certo previsti in tempi così brevi e invece Elsa Fornero ha deciso dar vita ai primi incontri informali con le parti sociali: nei prossimi giorni, è previsto l’incontro con la Cisl, la Uil e i rappresentati degli imprenditori per iniziare un confronto costruttivo. Il mercato del lavoro ha bisogno di una ripresa concreta e questo sembra essere l’obiettivo di tutti ma occorre anche trovare un punto d’incontro sulle proposte del Governo Monti affinché non risultino essere deludenti per nessuno.

L’Italia ha bisogno di crescere e concentrarsi sulla riforma del lavoro dovrebbe aiutare a raggiungere gli obiettivi in tempi rapidi. Dinanzi all’Europa, l’Italia ha bisogno di rafforzare la sua credibilità offrendo visione di una solida base economica che cresce a partire dal mercato del lavoro. Con le parti sociali il confronto seguirà delle linee ben precise affinché si possa giungere a delle conclusioni positive. In relazione ai tempi, ci si sta affrettando e questo sottolinea il desiderio di iniziare un nuovo percorso che sappia essere anche dimostrativo per i cittadini che sono stati chiamati ad enormi sacrifici. I temi principali riguardano la crescita e l’occupazione, tutte le discussioni devono avere questi come obiettivi, Governo e parti sociali, affinché le soluzioni siano condivisibili. I giovani attendono con ansia la riforma del mercato del lavoro perché sperano in un inizio diverso che ponga delle basi per costruirsi un futuro sereno, gli imprenditori attendono delle decisioni che sappiano sostenere l’economia e le famiglie attendono speranzose una solidità che possa permetterli di dare un futuro migliore ai loro figli. 

Intanto l’esecutivo punta a toccare il tema delle liberalizzazioni, con un decreto legge che sarà varato entro il 20 gennaio. In linea di massima si sa che il provvedimento riguarderà “tutti i settori”, e che sarà attuato dopo aver consultato i partiti di maggioranza.

Secondo notizie dell’ultim’ora, non ci sarà la separazione dell’operatore della rete del gas Snam dall’Eni. Fra le varie proteste, arriva un plauso ai progetti del governo: il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha chiesto di “cacciare via lobby e corporazioni”.