Detrarre le imposte sulle auto nuove, limitando il carico fiscale che grava sulle spalle dei contribuenti e favorendo la ripresa del mercato automobilistico ancora fortemente penalizzato dalla crisi, evidente analizzando i dati sul crollo delle immatricolazioni nel paese.
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Dalla Unrae (Associazione delle Case automobilistiche estere) arriva una proposta mirata a rendere meno dispendiosa la mobilità privata, introducendo sgravi fiscali attraverso la detraibilità 10% del costo di acquisto di un veicolo nuovo (fino a 2mila euro in 4 anni) con emissioni fino a 120 g/Km di CO2 (rottamando un’auto Euro 0, 1 o 2). In questo modo il possesso e l’utilizzo di un’automobile non presupporrebbe una spesa spesso insostenibile.
«Riteniamo che una simile manovra possa determinare un’aggiunta di 100.000 unità per il primo anno e poi via via a scalare fino a 55.000 unità nel medio termine – afferma il Presidente Unrae Massimo Nordio – Per le casse dello Stato a fronte di un impegno iniziale di 64 milioni di euro, equivalenti al 5 per mille investito dallo stesso per le ristrutturazioni delle abitazioni nel 2013, si recupera man mano un maggior gettito IVA capace di generare un flusso positivo di 22 milioni di euro in 4 anni. Il Governo continua a sostenere settori specifici, tanto è vero che nella lista delle spese detraibili c’è il sostegno per le ristrutturazioni edilizie. Ma se la casa è un bene primario e la mobilità privata lo è altrettanto, per quale motivo questa non dovrebbe essere presa in considerazione?»
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