La ricerca dei candidati migliori può rivelarsi un percorso a ostacoli anche per i più esperti responsabili della selezione del personale, spesso portati a commettere passi falsi con la conseguenza di promuovere l’inserimento in azienda di risorse non qualificate.
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Quali sono gli errori più comuni ai recruiters? Secondo alcuni esperti interpellati dal BusinessNewDaily, ad esempio, a trarre in inganno è la stessa strategia di valutazione utilizzata durante il colloquio di lavoro. I selezionatori tendono spesso a valutare un candidato sulla base delle competenze che sembra possedere più che sulle sue capacità reali.
Ecco un elenco di cinque errori da evitare:
1. Utilizzare criteri poco oggettivi, prediligendo la sola impressione personale o prendendo come oro colato quanto compare all’interno del curriculum vitae.
2. Affidarsi solo ai social media, in grado di fornire immagini e informazioni sui candidati spesso irrilevanti al fine di valutarne le reali competenze, minando anche in modo inconsapevole il processo decisionale che porta alla scelta delle risorse migliori.
3. Perdersi in chiacchiere durante in colloquio, privando il candidato della possibilità di esprimersi al meglio ed evitando di monitorare le sue reazioni alle “pause di silenzio”.
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4. Porre domande non attinenti, spesso informali e non finalizzate alla valutazione del profilo professionale del candidato.
5. Basarsi sulle proprie preferenze personali limitando la capacità di esprimere un giudizio obiettivo.