Lo scenario sta rapidamente cambiando e al manager freddo e autoritario si sta sostituendo sempre più la figura di un leader capace di provare empatia con i suoi dipendenti e di coinvolgerli nei processi decisionali.
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Lo dimostra anche il recente sondaggio di Hays Response a cui i mille intervistati hanno indicato come capo ideale uno capace di mettersi alla pari coi propri dipendenti. Infatti non è solo il boss autoritario a essere “passato di moda” ma anche quello dal comportamento paternalistico.
Oggi si esige una figura più semplice, capace di mettere tutti sullo stesso piano e di circondarsi di un team affiatato. I ruoli gerarchici decadono e si va verso una direzione più egualitaria, pena la facile esclusione dalle sedie del potere. Non sono rari infatti i casi in cui si va verso il licenziamento per essersi comportati in maniera troppo autoritaria nei confronti dei dipendenti.
D’altronde le aziende non sono più luoghi chiusi, ma tutto quello che accade viene riportato nel mondo tramite il web. È più facile venire giudicati e per questo è più rischioso per la propria carriera. D’altronde il discorso non stupisce se si pensa al diretto collegamento più volte dimostrato tra soddisfazione del lavoratore e produttività. Essere leader incoraggiante e decisi in fin dei conti ha il suo vantaggio sotto tutti i punti di vista.