Per un manager, così come per la maggior parte dei datori di lavoro, la perdita di un collaboratore fidato può rappresentare un duro colpo dal quale riprendersi.
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Quando un dipendente altamente qualificato lascia l’azienda, infatti, si rischia di perdere il controllo dell’intera squadra e di ridurre improvvisamente produttività ed efficienza.
Un effetto collaterale che è possibile evitare agendo per tempo, ad esempio coinvolgendo lo stesso talento in fuga nella selezione e nella formazione del suo sostituto, sia che si tratti di una nuova risorsa sia che faccia già parte dell’organico.
Per portare avanti l’azienda con successo nonostante la perdita di talenti, inoltre, è molto utile incoraggiare i dipendenti che sono in procinto di cambiare lavoro stimolandoli ad esprimere critiche e rilasciare feedback anche negativi o suggerimenti utili per il futuro. Gli “ex dipendenti”, infatti, si sentono liberi di dare sfogo alle proprie idee manifestando anche punti di vista opposti a quello del capo, senza ansia o timore.
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Molto importante, infine, è cercare di formare e aggiornare il personale in modo costante, evitando di delegare alcuni compiti importanti a un unico collaboratore rendendolo a tutti gli effetti indispensabile e difficilmente rimpiazzabile.