Assumere lavoratori part-time è spesso una scelta obbligata per le aziende che hanno necessità di riorganizzare le risorse e tagliare la spesa, talvolta costrette a ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti full-time e proporre loro un contratto di lavoro a tempo parziale per evitare tagli al personale.
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La selezione di nuove risorse da assumere con contratto part-time deve tuttavia essere condotta con rigore e attenzione, evitando di compiere errori di valutazione che potrebbero costare cari all’azienda: il nuovo dipendente deve essere considerato come un investimento importante per l’azienda, anche il suo orario di lavoro sarà ridotto.
I candidati, inoltre, devono essere informati sul ruolo che andranno a ricoprire: è fondamentale limitare le pretese e le aspettative, evitando di concentrare in mezza giornata le mansioni che un dipendente potrebbe svolgere solo avendo a disposizione le tradizionali 8 ore.
I dipendenti che lavorano part-time dovrebbero essere gestiti e trattati esattamente come i colleghi a tempo pieno, focalizzando l’attenzione sul lavoro svolto e non sul numero di ore trascorse in ufficio: questo significa anche garantire loro le stesse opportunità di formazione e di crescita in azienda.
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Se il part-time è una scelta aziendale e sembrano aprirsi nuovi spiragli per assumere dipendenti a tempo pieno, il datore di lavoro dovrebbe sempre dare la precedenza ai lavoratori inseriti a tempo parziale offrendo loro la possibilità di passare al tempo pieno, prima di avviare nuove campagne di recruiting.