Tanto è stato fatto e tanto resta da fare. Così si può definire la querelle intorno alla presenza femminile in ruoli manageriali. Secondo la ricerca condotta da Hays infatti risulta che anche se le donne stanno conquistando posti di alto livello ancora vi è una grandissima differenza tra la percezione maschile e femminile.
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Nel dettaglio la ricerca ha dimostrato come solo il 18% degli uomini pensi che ci sia una differenza di stipendio tra uomini e donne di pari grado e dalle stesse capacità, mentre la percentuale sale al 45% quando a considerare questo punto sono le donne. Stessa discrepanza per quanto riguarda le opportunità di carriera, infatti il 48% delle donne intervistate pensa che non ci siano le stesse possibilità ma la percentuale scende a 21% quando è stato chiesto il parere degli uomini riguardi a questo argomento.
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Allora come mettere in atto il cambiamento? Se solo il 9% degli intervistati crede nelle quote rosa la vera chiave è vista nel lavoro flessibile e nel cambiamento culturale. Ma se il primo è di facile attuazione, per il secondo la strada è ancora lunga. Il problema continua a rimanere se i vertici aziendali al maschile non vedono la disparità tra generi. Questo non porterà certamente ad adottare misure volte al miglioramento del ruolo femminile.
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Per fortuna la flessibilità non ha genere, ma ha comunque una ricaduta positiva sul lavoro femminile. La ricerca evidenza come la parità sia ancora lontana e probabilmente il cambiamento sarà concreto solo nella prossima generazione.