Gli spazi di lavoro innovativi, arricchiti di spazi relax e altri “optional” pensati per favorire il benessere dei dipendenti, sono realmente in grado di influire positivamente sulle performance dei lavoratori?
=> Lavorare meglio con la luce giusta
I trend attuali vedono le grandi aziende, soprattutto se operative nel comparto IT, creare uffici dotati di accessori e spazi senza dubbio poco convenzionali e innovativi, tuttavia da parte dei datori di lavoro permane ancora molto scetticismo riguardo i reali benefici di questi servizi, che potrebbero anche rappresentare una fonte di distrazione.
Hays ha risposto a questo quesito nell’ultima edizione dello Hays Journal. Secondo Carlos Soave, Managing Director Hays Italia:
«Il settore IT è conosciuto per i suoi uffici bizzarri e anticonformisti. Per esempio Google, a Zurigo, ha uno scivolo per passare da un piano all’altro; Facebook, a Menlo Park, ospita un negozio di dolci e Twitter, a San Francisco, dispone di una sala per fare yoga. Queste aziende all’avanguardia hanno attirato talenti anche grazie ai loro ambienti interessanti. Tuttavia questi spazi, in altri settori, possono rappresentare una distrazione per i dipendenti, influenzandone le prestazioni. Per migliorare le performance dei propri collaboratori, sono davvero sufficienti nap pods (i ‘baccelli per il pisolino’), zone relax negli uffici e meeting room realizzare in ex carrozze ferroviarie?»
Secondo Soave, inoltre, una riorganizzazione degli spazi aziendali non è sufficiente ad attirare e fidelizzare i talenti, se non è accompagnata da una struttura organizzativa volta a ottenere i medesimi scopi.
«La cultura aziendale è la chiave per ottenere ottime performance dai propri dipendenti e, al tempo stesso, garantirne la retention. Quindi, prima di far costruire una pista da bowling interna, vale la pena ricordare che qualsiasi ufficio deve riflettere, in primis, la propria cultura organizzativa.»