Riuscire ad essere davvero competitivi vuol dire, per un’azienda, riuscire a trattenere i talenti migliori. Per farlo però le caratteristiche essenziali sono mutevoli a seconda del contesto economico.
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Secondo l’analisi condotta da Page Personnel sono quattro gli elementi considerati discriminanti per sentirsi felici ed appagati nell’azienda in cui si lavora. Tomaso Mainini, Managing Director di PageGroup, spiega a riguardo «Non tutte le aziende si rendono conto che i lavoratori, soprattutto quelli talentuosi, cercano molto di più di un lavoro ben pagato o una posizione di prestigio. Certo, la retribuzione è importante, ma non è l’unico aspetto da tenere in considerazione: sono sempre più importanti l’ambiente, gli obiettivi e le possibilità di crescita professionale e non solo economica».
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E quindi il primo elemento ad essere apprezzato è la volontà di mettere al primo posto le persone piuttosto che l’azienda. In questo modo il dipendente sentirà di essere l’anima stessa del posto per cui lavora. Ciò porta la secondo elemento, cioè far sì che i dipendenti stessi facciano pubblicità positiva all’azienda. Se essi si dichiarano soddisfatti il biglietto da visita non dovrà essere ritoccato in alcun modo.
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Per questo è fondamentale dimostrare di essere onesti ed affidabili. Questo terzo elemento infatti implica che un dipendente non abbia mai la sensazione di essere imbrogliato. Deve sapere di poter contare sul proprio capo e sulla propria azienda. Infine, in fase di selezione, è bene presentarsi in maniera informale, evitando un linguaggio troppo asettico e troppi tecnico. Un approccio più umano renderà l’azienda più appetibile per i talenti migliori.