Conoscere i conflitti

di Chiara Basciano

20 Maggio 2016 12:00

Imparare a gestire i conflitti tra dipendenti per creare un clima produttivo.

Uno dei compiti più delicati del manager è assicurare un clima sereno ai propri dipendenti. Eppure gli scontri e le difficoltà non si risolvono con una bacchetta magica e, soprattuto, non dipendono solo dal capo dell’azienda.

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Conoscere davanti a che tipo di conflitto ci si può trovare aiuta a capirne la gestione. In generale si possono distinguere cinque tipi di conflitto. Il primo tipo è causato dallo stress, da situazioni troppo pressanti e da orari insostenibili, in questo caso sta al manager preoccuparsi che il dipendente sia sereno e raggiunga il benessere desiderato. Il secondo è dato da individui troppo diversi che si trovano a lavorare a stretto contatto. Le diversità all’interno di una squadra fanno bene, ma questo non significa costringere personalità opposte a trovare il modo di andare d’accordo. Bisogna avere la giusta misura.

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Ci sono poi lavoratori che rischiano di creare tensioni per il loro approccio egoista o votato ai soli interessi personali. Bisogna saper arginare personalità dannose e ridimensionarne la portata e l’influenza sui colleghi. Le cause più frequenti di litigio sono dovute ad una cattiva comunicazione, fraintendimenti o cose dette male possono esacerbare situazioni che invece potrebbero essere di facile gestione.

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Infine avere un modo di lavorare diverso ed opinioni divergenti può essere un problema se si lavora nello stesso team. Imparare ad avere obiettivi comuni e un modo simile di organizzarsi deve essere un compito del manager.