La felicità sul lavoro rappresenta un obiettivo comune, ma non per tutti la strada per raggiungerla è la stessa ed entrano in gioco una pluralità di fattori, dall’età al genere sessuale, dal ruolo ricoperto alle dimensioni dell’azienda che paga lo stipendio.
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Una vasta ricerca condotta da Robert Half su un campione di 1200 lavoratori (negli USA e in Canada), rivela infatti chi sono i lavoratori più felici monitorando svariati aspetti e ambiti, fornendo dati interessanti e potenzialmente utili alle imprese che quotidianamente mettono in atto strategie per attirare e trattenere i migliori talenti.
Prendendo in considerazione le dimensioni aziendali e gli aspetti occupazionali, la ricerca sottolinea come nelle piccole imprese (con meno di dieci dipendenti), i lavoratori siano più felici, affermando che i maggiori livelli di soddisfazione caratterizzando le professioni legate all’istruzione, alla creatività, alla formazione.
Se sono i dirigenti a definirsi felici sul lavoro nella maggioranza dei casi, coloro che operano nelle vendite e si occupano di servizi alla clientela sono decisamente più pessimisti.
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Anche per quanto concerne i due sessi le differenze non mancano: a ritenersi felici sono in percentuale maggiori gli uomini: parametro di giudizio della felicità sul lavoro, per il 55% di loro, è la capacità di influenzare le decisioni che riguardano il business, valore importante per il 47% delle colleghe donne.