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Concorso per Notaio: requisiti, prove, come prepararsi

di Teresa Barone

5 Luglio 2022 09:30

Come svolgere la professione notarile superando il concorso da Notaio e avviando uno studio proprio: cosa c’è da sapere.

Superare il concorso per diventare Notaio permette di accedere a una delle professioni più antiche e prestigiose, un ruolo ancora molto ambito da molti studenti che decidono di intraprendere un percorso di studi giuridico dopo il conseguimento del diploma.

Il concorso notarile, tuttavia, non è l’unico step necessario per poter svolgere questa professione, un obiettivo che si raggiunge solo dopo aver ottenuto la laurea e dopo aver completato il praticantato obbligatorio presso uno studio notarile.

Il concorso per Noatio, in ogni caso, rappresenta nella maggioranza dei casi la tappa più impegnativa di tutto il percorso, un ostacolo che si supera con una adeguata preparazione e una notevole costanza soprattutto tenendo conto delle competenze e delle responsabilità che svolgere il ruolo di notaio comporta.

Come sottolinea lo stesso Consiglio Nazionale del Notariato, inoltre, la funzione notarile non si trasmette dal padre al figlio: l’82.5% dei notai, infatti, non è figlio di notaio.

Quanto tempo ci vuole per diventare notaio?

Il percorso per diventare notaio è lungo e impegnativo, strutturato in tre fasi ben distinte:

  • la laurea in Giurisprudenza conseguita presso una delle Università dello Stato;
  • la pratica presso uno studio notarile per un periodo di tempo pari a 18 mesi, iniziando anche in anticipo di 6 mesi nell’ultimo anno di studio universitario;
  • il concorso pubblico notarile, procedura gestita solo dal Ministero della Giustizia.

Come funziona il concorso per notaio?

Il concorso notarie viene bandito spesso a cadenza annuale dal Ministero della Giustizia, che pubblica i singoli bandi sul portale web istituzionale e in Gazzetta Ufficiale. Il concorso è unico e nazionale, pertanto viene organizzato per tutti i candidati solamente a Roma ed è finalizzato all’assegnazione di un numero programmato di sedi notarili.

Per quanto riguarda i requisiti di accesso al concorso notarile, possono partecipare i cittadini italiani o di un altro Stato dell’Unione Europea che non abbiano condanne penali, che siano laureati in Giurisprudenza e che abbiano completato il praticantato iscrivendosi all’Albo dei praticanti.

In merito al limite di età di 50 anni, previsto inizialmente anche per l’ultima procedura concorsuale per 400 posti indetta con decreto del 3 dicembre 2019, la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea datata 3 giugno 2021 ha ribaltato le regole definendo questo limite in contrasto con la disciplina comunitaria. Il Ministero della Giustizia ha pertanto riaperto i termini del bando.

Quanto è difficile l’esame da notaio/concorso notarile?

Superare l’esame da notaio richiede una preparazione specifica e approfondita, cimentandosi anche in prove molto complesse. È necessario sostenere un esame orale dopo aver sostenuto e passato la prova scritta, che prevede tre prove teoriche e pratiche focalizzate sulla redazione di un atto, rispettivamente di un atto di ultima volontà (testamento), di un atto tra vivi (diritto civile) e di un atto tra vivi (diritto commerciale). L’esame orale, invece, coinvolte diverse materie come diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, disposizioni sull’ordinamento del Notariato e degli archivi notarili, disposizioni concernenti le imposte indirette.

Quante volte si può ripetere l’esame di notaio?

Secondo le regole base del concorso notarile, è possibile partecipare alla selezione fino a un massimo di cinque volte.

Come prepararsi per il concorso notarile?

Sebbene non sia obbligatorio, molti aspiranti Notai scelgono di frequentare le scuole notarili riconosciute dal Consiglio Nazionale del Notariato per acquisire un livello di preparazione adeguato e aumentare le chance di superare il concorso. In alternativa è anche possibile fare riferimento alle scuole postuniversitarie di specializzazione per le professioni legali, frequentate anche dagli aspiranti magistrati e avvocati.

Quanto tempo ci vuole per preparare il concorso notarile?

Considerando il percorso nel suo complesso, solitamente per prepararsi al meglio a sostenere il concorso notarile occorrono almeno tre anni di studio.

Quante domande al concorso per notaio?

Prendendo come riferimento l’ultimo concorso per assegnare 400 posti di Notaio indetto dal Ministero della Giustizia con decreto del 3 dicembre 2019, a consegnare le prove scritte sono stati precisamente 1577 candidati. Non tutti coloro che partecipano al concorso, infatti, scelgono di consegnare gli elaborati allo scadere del tempo a disposizione.

Quanti superano il concorso notarile/passano l’esame di notaio?

Sempre riferendosi alla scheda di sintesi dell’ultimo concorso notarile periodicamente aggiornata dal Ministero della Giustizia, alla data del 30 giugno 2022 sono state aperte 536 buste e sono stati valutati idonei solo 67 candidati.

Quanti notai sono ammessi ogni anno?

È il Ministero della Giustizia che decide il numero di posti da Notaio disponibili a livello nazionale, in modo da garantire il pubblico servizio sul territorio, anche il più disagiato. Il numero dei Notai, quindi, è stabilito a priori e il numero di sedi messe a concorso è specificato da ciascun bando: nel 2014, ad esempio, le i posti banditi erano 300, nel 2016 500, nel 2017 e nel 2018 300, nel 2019 400.

Cosa succede dopo aver vinto concorso notarile?

Al termine del concorso, il Ministero di Giustizia stila la graduatoria dei vincitori e assegna loro una sede tra quelle disponibili, presso la quale il Notaio deve avviare uno studio entro tre mesi. Al neo-notaio, inoltre, il Ministero fornisce il sigillo e lo strumento per apporre la firma digitale.

Quanto guadagna un praticante notaio?

Durante la pratica notarie obbligatoria, che deve durare almeno 18 mesi, un praticante Notaio percepisce in genere un compenso variabile compreso tra i 1500 e i 2000 euro mensili.

Quanto guadagna al mese un notaio?

Il guadagno di un Notaio professionista varia in base alla progressione della carriera, tuttavia agli esordi le entrate si aggirano intorno ai 40mila euro annui, mentre con il passare degli anni possono raggiungere anche i 170mila o perfino 200mila euro annui.