Che social network e carriera sia un binomio inossidabile è un dato ormai assodato: il profilo in rete ha quasi soppiantato il curriculum vitae cartaceo, e cresce ogni giorno il numero di aziende che indaga sul Web prima di decidere le sorti di un aspirante candidato, valutandone l’assunzione. Ma qual è la strategia più efficace per fare carriera sfruttando le potenzialità dei vari Facebook, Twitter e LinkedIn?
Risponde a questa domanda una recente indagine internazionale condotta da Robert Half, che ha dato origine a una sorta di vademecum utile ai professionisti per muoversi nella giungla dei social network senza compiere errori imperdonabili che potrebbero mettere a rischio un’assunzione o un aumento di stipendio.
La ricerca – dal titolo “Business etiquette. Le nuove regole da adottare nell’era digitale” – informa anche sulle modalità di valutazione dei potenziali datori di lavoro: il 41% dei recruiters, infatti, cerca informazioni sui candidati analizzandone il profilo su Facebook e Twitter, strumenti che diventano quindi fondamentali per mettere in mostra capacità, spirito di iniziativa e soprattutto onestà. Più semplicemente, stando alle dichiarazioni di Erika Perez, Associate Director di Robert Half: “Dimostrare di avere la padronanza dei mezzi di comunicazione digitale può far accrescere la reputazione del lavoratore agli occhi del capo o di un potenziale futuro datore di lavoro“.
Entrando nel dettaglio delle regole base per fare carriera con i social network, gli esperti di Robert Half consigliano come prima cosa di sfruttare questi potenti strumenti di condivisione online per far conoscere la propria opinione sulle news importanti, commentando anche quanto pubblicato dai contatti al fine di mostrare sempre interesse.
Su Twitter – che dovrebbe essere connesso a LinkedIn per aiutare a essere visibili – è fondamentale creare discussioni produttive e mettere in collegamento professionisti diversi, fungendo da punto di riferimento. Il network personale, inoltre, dovrebbe arricchirsi periodicamente di nuovi contatti per essere “trovati in Rete” con più facilità, e analogamente è preferibile che il profilo sia il più completo possibile non solo indicando competenze ed esperienze lavorative, ma anche contenendo le raccomandazioni da parte di ex colleghi o capiufficio.
Un ultimo consiglio riguarda la tipologia di argomenti condivisi in Rete: meglio evitare temi frivoli e concentrarsi sulla sfera professionale, come anche tenersi lontani da qualsiasi forma di gossip evitando di dare ampio sfogo alle opinioni personali sui collaboratori e datori di lavoro, soprattutto se i giudizi non sono del tutto lusinghieri.