Se è vero quanto dice Alan Garvey, ESI Managing Director, Europe, Middle East and Africa, il 2015 sarà l’anno dei project manager. L’esperto infatti dichiara che il suo ruolo compirà un passo in avanti, assumendo sempre più responsabilità e avendo un impatto sempre più importante sul business.
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Per questo i project manager devono arrivare preparati a queste nuove sfide. In particolare Garvey ne individua dieci. Prima di tutto le aziende devono diventare agili nel gestire le relazioni tra le piattaforme basate sul cloud e il business. Bisognerà focalizzarsi buovamente sui talenti interni alle aziende.
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Uno stile di lavoro ibrido diventerà essenziale per rimanere competitivi e dovrà per questo diventare la norma. Diminuirà invece la caccia ai talenti esterni, in favore di quelli interni all’azienda. Si dovrà lavorare ad un’organizzazione capillare che riesca a mettere in relazione i diversi comparti.
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Il lato umano andrà valorizzato, gestendo relazioni alla pari e cancellando le restrizioni gerarchiche. Per questo ci vuole massima trasparenza nella realizzazione dei progetti e nella loro comunicazione. Il lavoro del project manager e le strategie aziendali dovranno per forza essere collegati. Inoltre la gestione del rischio sarà uno degli elementi principali dell’anno.