Facebook “mi piace”: smentita pubblicità mirata

di Tullio Matteo Fanti

20 Aprile 2010 12:15

Per il Financial Times, Facebook è pronta a rilasciare il pulsante "mi piace" da inserire nei siti web, segnalando gradimento e gusti degli utenti: la società smentisce l'obiettivo nascosto del Behavioral Targeting

Secondo il Financial Times Facebook si starebbe preparando a introdurre per tutti i siti web il pulsante “mi piace” (Like), per consentire agli utenti di segnalare (diventando fan e condividendo) le pagine che rispecchiano le proprie preferenze. E si è sibito gridato allo scandalo: rischio pubblicità “comportamentale”.

La nuova opzione mira a rendere Facebook ancor più “social”, ma dall’altro sembra una strategia per profilare gli utenti del social network per inviare loro messaggi pubblicitari mirati.

Facebook smentisce attraverso una email inviata direttamente al Financial Times e attraverso un post di Barry Schnitt: nessuna strategia sotterranea e nessun intento pubblicitario, si tratterebbe solo di cambiare la consueta dicitura “diventa un fan” in “mi piace”.

Nulla di più. Non si parla dunque di codice per esportare il “mi piace” su altri siti, sulla stregua di Facebook Connect.

Una scelta volta a rendere il sito più coerente e “social”. Nessun grosso cambiamento quindi in vista per quanto riguarda l’offerta pubblicitaria né per quanto concerne la policy del portale.

Per conoscere tutti i dettagli, non resta che attendere le dichiarazioni del suo fondatore in occasione della imminente conferenza per sviluppatori, F8, in programma domani, mercoledì 21 aprile, a San Francesco.