Blog aziendale: cronaca di un declino annunciato per l’e-mail marketing… o no?

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 7 Dicembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

Da quando il blog aziendale si è fatto strada nelle strategie di comunicazione business, non più come semplice strumento di interazione e collaborazione in remoto ma anche come canale attivo di avvicinamento con gli utenti/clienti, il “semplicistico” concetto di e-mail marketing sembra aver subito un certo contraccolpo. Ma è davvero così, anche per le PMI?

Mi spiego meglio: per grosse società  come Google, comunicare le intenzioni dell’azienda sul lancio di nuove funzionalità  e prodotti (oppure manifestare il punto di vista dei top manager in merito a particolari tematiche o eventi) è unanimemente riconosciuta una strategia efficace e in linea con le dinamiche evolutive del mercato. Tuttavia, sono invece dell’idea che per una società  medio piccola tale strategia paghi nella stessa misura.

Per quanto il blog resti un ottimo strumento di comunicazione interna volto a consolidare le pratiche di collaboration e ad aumentare la produttività  (soprattutto se abbinato a reti virtuali private), sotto il profilo marketing mi chiedo quanto possa essere applicabile questo modello in scenari più ridotti come quelli delle PMI, per avvicinarsi al cliente o aumentare la propria visibilità  e credibilità .

Per quanto l’evidente vantaggio economico (i risparmi di tempo e gestione rispetto alla comunicazione via mail sono notevoli), sul lungo periodo quanto ripaga doversi ritagliare un posto in prima fila sulla scena, o anche solo attirare sufficiente attenzione da parte degli organi di stampa specializzata?

Il blog aziendale diventa importante quando si tratta di consolidare il rapporto con i clienti già  acquisiti, per rendere interattive le divisioni di Service Customer o di Assistenza, ad esempio. Ma in termini di marketing dubito che possa rivelarsi una scelta vincente.

Non a caso, lo confermano anche diversi recenti studi di settore, che hanno sancito la maggiore efficacia e popolarità  dell’email marketing nei confronti dei servizi voce e delle comunicazioni via posta ordinaria. Ancor più in questi specifici casi, il ROI dell’email marketing è ancora il più elevato considerando i suoi esigui costi.

Non è ancora tempo di mandare in pensione l’e-mail come strumento di promozione, quindi, ancora oggi fondamentale soprattutto se integrato in un’ottica di comunicazione unificata. Anche una recente indagine globale, effettuata da Datamonitor tra manager IT e utenti finali sulle strategie aziendali di investimento nelle comunicazioni unificate, ha confermato che il 100% degli utenti utilizza la posta elettronica, seguita dalla telefonia fissa (80%), mobile (76%) e instant messaging (66%).

A minacciare l’email marketing per le PMI per ora non sono tanto le nuove forme di comunicazione come i blog aziendali o gli RSS, quanto piuttosto criticità  ben più elementari, come il banale spam.

Il vero deterrente è il rischio che i propri comunicati stampa ed email possano essere considerati tali. Molti client di posta, infatti, filtrano duramente la corrispondenza elettronica bloccando migliaia di messaggi ritenuti erroneamente junk mail, soltanto per colpa di qualche link o immagine flash che “mette in allarme” il filtro anti-virus e spam…