Pensione contributiva: decorrenza e importo 2024

Risposta di Barbara Weisz

20 Marzo 2024 10:13

Raffaele chiede:

Per il 2024 si applica alla pensione contributiva la finestra mobile di 3 mesi? L’importo soglia dell’assegno maturato deve corrispondere a 3 volte l’Assegno Sociale?

Le confermo entrambe le cose. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto nuove finestre mobili per la pensione anticipata contributiva a 64 anni ed ha innalzato l’importo minimo (il cosiddetto “importo soglia” di accesso, sotto cui non si può accedere a questa formula di pensione) portandolo a tre volte l’assegno sociale, seppur con alcuni sconti per le madri.

Le segnalo a questo proposito la circolare INPS 46/2024, che dettaglia tutte le regole applicative.

Per andare in pensione anticipata contributiva, quest’anno è necessario avere 64 anni di età, 20 anni di contributi e un assegno maturato di almeno 1603,23 euro se non si è madri con figli.

Per quanto riguarda la pensione minima maturata al momento della domanda, infatti, viene precisato che nel 2024 l’ammontare necessario è pari al triplo dell’assegno sociale (il cui valore provvisorio per quest’anno è 534,41 euro), ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte con almeno due figli.

La Manovra ha poi introdotto una finestra mobile di tre mesi per la decorrenza, ossia tra la maturazione del diritto e la prima liquidazione del rateo pensionistico.

Chi ha già i requisiti da almeno tre mesi non applica la finestra, diversamente questa scatta a partire dal momento in cui viene perfezionato il diritto a pensione.

Ci sono infine altri vincoli istituiti dal comma 125 della Legge 213/2024 (la Manovra 2024): fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia, si percepisce un trattamento che non può superare le 5 volte la pensione minima (2.993,05 euro).

Quindi, chi ha maturato una pensione più alta ma si ritira con l’opzione anticipata contributiva subirà questa penalizzazione fino a quando non compirà almeno 67 anni (eventualmente aumentati in base alle aspettative di vita).

La seconda novità riguarda gli scatti legati alle speranze di vita, che si applicano sia al requisito anagrafico sia a quello contributivo: fino al 31 dicembre 2026 non cambia nulla perché gli adeguamenti sono fermi, ma dal 2027 si potrà alzare il requisito, sia anagrafico sia contributivo.

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