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Fattura elettronica verso la PA: switch off il 6 giugno

di Nicola Santangelo

Pubblicato 3 Giugno 2014
Aggiornato 26 Ottobre 2018 12:26

Ancora pochi giorni e il processo di digitalizzazione delle fatture commerciali avrà inizio per 18.000 amministrazioni pubbliche. Il punto di non ritorno è il 6 giugno 2014. Da questa data, infatti, debutterà la fattura elettronica che sostituirà il tradizionale documento cartaceo e che vedrà coinvolti professionisti e imprese che hanno rapporti commerciali con la PA.

=> Fatturazione elettronica verso la PA obbligatoria da Giugno

Lo scorso 12 marzo sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le regole tecniche sulla conservazione dei documenti elettronici. Un passo importante nel processo di digitalizzazione e dematerializzazione che coinvolge imprese, studi professionali e pubbliche amministrazioni. L’obiettivo è quello di assicurare la conservazione dei documenti informatici tramite l’adozione di regole, procedure e tecnologie e di garantirne l’autenticità, l’integrità, l’affidabilità, la leggibilità e la reperibilità.

E’ questa una tappa obbligata per quello che accadrà il 6 giugno 2014, giorno in cui diverrà obbligatoria la fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione. Per il momento saranno coinvolti soltanto 18.000 enti pubblici tra ministeri, agenzie fiscali ed enti previdenziali di tutta Italia. Tutti i fornitori, pertanto, dovranno prevedere un flusso elettronico di fatturazione con gestione e conservazione delle fatture con modalità esclusivamente elettroniche nel rispetto delle regole fissate dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

=> Fattura elettronica verso la PA: FAQ e chiarimenti operativi

In tale ambito diventa sempre più importante l’adozione della firma elettronica avanzata. Sono numerose le imprese che stanno sostituendo la firma autografa con sistemi di firme grafometriche o con soluzioni di firme elettroniche avanzate. Le linee guida per la gestione e l’utilizzo della firma elettronica avanzata sono in preparazione e verranno prossimamente emanate dall’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale.