Forfettario: calcolo requisito di reddito

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 6 Dicembre 2018
Aggiornato 14 Dicembre 2018 18:14

Stefania chiede:

Un libero professionista contribuente forfettario, ai fini del calcolo del volume d’affari, deve far riferimento alla data di incasso della fattura oppure all’emissione?

I liberi professionisti, così come i lavoratori autonomi (e dal 2018 anche le imprese minori), utilizzano il principio di cassa, in base al quale i ricavi si registrano nel momento effettivo dell’incasso. La circolare delle Entrate 11/2017 contiene un utile prospetto che indica quando il reddito diventa rilevante in base al principio di cassa a seconda dello strumento di pagamento utilizzato.

Nel caso di assegni circolari o bancari, i ricavi si considerano percepiti nel momento in cui avviene la materiale consegna dell’assegno. Se il pagamento avviene con bonifico bancario, rileva il momento in cui la somma diventa effettivamente disponibile.

Viceversa, per le operazioni in uscita, rileva il momento in cui la somma è uscita dalla disponibilità di chi ha effettuato il bonifico. Per i pagamenti con carte di credito o con bancomat, il momento rilevante è quello di effettuazione del pagamento.

Quindi, per rispondere con precisione alla sua domanda, lei applicherà il principio di cassa, regolamentato dall’articolo 54 del Tuir, il testo unico delle imposte sui redditi (Dpr 917/1986), calcolando il momento di effettuazione dell’operazione con le regole sopra riportate.

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