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Redditi da fabbricati che non si dichiarano nel 730

di Anna Fabi

7 Marzo 2024 11:34

Redditi da fabbricati in Dichiarazione dei Redditi: immobili esclusi, regole generali e casi particolari per la compilazione del Modello 730/2024.

I redditi da possesso (o titolarità di un diritto reale) di beni immobili o terreni non sempre si devono indicare nella dichiarazione dei redditi: in alcuni casi, non vanno indicati nell’apposito Quadro del Modello 730 dedicato ai redditi fondiari.

Per l’esclusione dalla dichiarazione dei redditi di immobili e fabbricati le casistiche sono riconducibili a due macro-aree: fabbricati che non generano reddito catastale ed immobili che ricadono in particolari fattispecie, che dettagliamo di seguito.

Fabbricati da non dichiarare nel 730

I fabbricati che per natura o destinazione non generano reddito catastale per la persona fisica non vanno dichiarati nel 730.

  • Costruzioni rurali e loro pertinenze ad uso abitativo;
  • Costruzioni strumentali ad attività d’impresa o professionale o attività agricole (comprese quelle destinate a protezione di piante, conservazione di prodotti agricoli, custodia di macchine, attrezzi e scorte per la coltivazione);
  • Agriturismi rurali;
  • Immobili adibiti a musei, biblioteche, archivi, cineteche ed emeroteche (in via esclusiva) aperte al pubblico ;
  • Immobili per esercizio del culto (in via esclusiva), monasteri di clausura e loro pertinenze non locate.

NB: ci sono alcune tipologie di immobili che vanno dichiarati in quadro differente da quello generale per i redditi da fabbricati. E’ il caso delle sublocazioni brevi, da dichiarare nel quadro dei “redditi diversi”.

Pertanto, il contribuente deve indicare nel quadro dei redditi da fabbricati i dati di tutti gli immobili posseduti ad eccezione di quelli che non vanno proprio dichiarati oppure che vanno indicati in quadri a parte.

Immobili senza obbligo di dichiarazione

CI sono poi alcuni immobili e fabbricati che non vanno dichiarati soltanto in alcune fatispecie, ossia se si verificano determinate condizioni.

  • Locali di proprietà condominiali se la quota di reddito spettante a ogni singolo condomino è inferiore a 25,82 euro per ogni singola unità immobiliare (vanno invece dichiarati i redditi di negozi e immobili affittati);
  • Immobili con autorizzazioni o licenze per restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (per il periodo cui si riferisce il provvedimento, a condizione che durante tale arco temporale l’immobile non sia utilizzato).
  • Immobili di contribuente con reddito sotto i 500 euro, ottenuti con soli redditi fondiari.

Ricordiamo infine che l’IMU ha sostituito l’IRPEF e relative addizionali (regionali e comunali) con riferimento ai redditi dei fabbricati non locati, compresi quelli concessi in comodato d’uso gratuito. 

Per i dettagli, si possono consultare le istruzioni di compilazione del 730/2024, fornite dall’Agenzia delle Entrate (valide anche per i medesimi redditi da fabbricati di chi presenta il Modello Redditi).