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Superbonus: cessione crediti da privati a Poste ma senza sanatoria

di Alessandra Gualtieri

Da ottobre Poste Italiane acquista i crediti da Superbonus per prime cessioni da privati, per importi fino a 50mila euro ma senza remissione in bonis.

Nuovi chiarimenti sulla riapertura a ottobre del servizio di Poste Italiane per l’acquisto da privati di bonus edilizi, pensato per venire in contro ai cosiddetti esodati del Superbonus rimasti con crediti incagliati nei cassetti fiscali e a chi è in attesa di partire dopo aver presentato la CILAS (CILA Superbonus) entro fine 2022 o avev avviato i lavori al 17 febbraio scorso.

L’acquisizione dei crediti da parte di Poste sarà rivolta esclusivamente alle persone fisiche e imitata alle prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro.

Ma c’è un però: la remissione in bonis prevista per coloro che intendono avviare la cessione dei crediti del Superbonus non è per tutti. Poste Italiane, infatti, non compare tra i soggetti qualificati che possono essere solo banche o intermediari finanziari.

Cessione crediti a Poste senza remissione in bonis

La cessione dei crediti del Superbonus a Poste Italiane può avvenire utilizzando lo strumento di regolarizzazione della remissione in bonis, che consente di inviare la comunicazione tardiva relativa alla cessione all’Agenzia delle Entrate entro il 30 novembre, versando una sanzione pari a 250 euro.

I cessionari delle comunicazioni tardive che non sono state inviate al Fisco entro la scadenza del 31 marzo 2023 e che possono essere regolarizzate con la remissione in bonis, devono necessariamente essere banche, assicurazioni o intermediari finanziari.

Poste Italiane, invece, non può accettare le cessioni con remissione in bonis, in quanto non rappresenta un soggetto autorizzato dalla specifica normativa.

Come accedere al servizio di Poste per la cessione dei crediti

Per accedere al servizio di Poste per la cessione dei crediti, bisogna seguire questi passi:

  • Verificare se si è in possesso dei requisiti per la cessione del credito, consultando il sito web di Poste Italiane o il decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020, convertito con modificazioni nella legge n. 77 del 17 luglio 2020 e successivi provvedimenti.
  • Accedere alla apposita piattaforma online di Poste Italiane dedicata alla cessione del credito, utilizzando le credenziali SPID, oppure recarsi presso un ufficio postale abilitato. Serviranno il codice fiscale, l’indirizzo email e il numero di telefono.
  • Compilare il modulo di richiesta di cessione del credito, allegando la documentazione necessaria, come la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata), la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, la fattura elettronica o il documento commerciale, la ricevuta del bonifico parlante e l’attestato di prestazione energetica (APE).
  • Attendere l’esito della valutazione da parte di Poste Italiane, che verrà comunicato via email o SMS. Se la richiesta sarà accettata, si riceverà il pagamento del credito entro 2-3 mesi dalla data di accettazione.

I termini per le richieste di cessioni alle Poste

Per il momento si sa solo che cessione del credito da bonus edilizi tramite Poste Italiane sta per tornare in vigore dopo una lunga pausa. Poste Italiane ha annunciato la riattivazione della piattaforma, fissando la data di inizio per i primi giorni di ottobre 2023.

Non sono ancora noti i termini per le richieste di cessione del Superbonus alle Poste, che non hanno ancora comunicato le condizioni né le percentuali di credito riconosciute a coloro che cederanno il Superbonus.

Il corrispettivo della cessione del credito – prima dello stop alle cessioni imposto per legge e la conseguente sospensione della piattaforma – variava in base al tipo di intervento edile, con un importo variabile dal 70% al 90% del valore nominale del credito d’imposta maturato.

Quali bonus si possono cedere a Poste da ottobre 2023

Prima della sospensione, i crediti d’imposta cedibili includevano il Superbonus e altri lavori edilizi quali Ecobonus ordinario, Sismabonus ordinario, ristrutturazione edilizia, recupero o restauro facciate e installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Nel mese di agosto, dopo l’inclusione della proroga del Superbonus per le villette nel decreto Omnibus fino al 31 dicembre 2023, Poste Italiane ha ufficialmente annunciato la riapertura della piattaforma: riprenderà però ad acquisire crediti d’imposta solo per prime cessioni, escludendo pertanto cessioni oggetto di precedenti trasferimenti, compresi quelli derivanti da sconti in fattura.

Come funziona la cessione del credito con Poste?

Poste Italiane ha da sempre giocato un ruolo chiave nell’acquisto di crediti, contribuendo così a alleviare il peso dei crediti incagliati sulle imprese e sulle famiglie.

Procedura e vincoli dovrebbero restare gli stessi di prima della sospensione, ad eccezione del fatto che la nuova opportunità sarà disponibile solo per i soggetti privati, ovvero le persone fisiche, escludendo le imprese. Prima dello stop, invece, la richiesta poteva essere inoltrata anche da privati, imprese e liberi professionisti che avevano sostenuto direttamente la spesa, configurando quindi le operazioni come prime cessioni, quindi da parte dei cedenti originari.

Le nuove cessioni del credito a Poste da ottobre 2023, inoltre, non potranno superare l’importo massimo di 50.000 euro. L’importo massimo cedibile prima dello stop, invece, era di 150.000 euro.

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Le domande potevano essere accettate qualora il cedente avesse utilizzato un intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate e un asseveratore e le tempistiche per l’istruttoria delle domande potevano avere una durata fino a due mesi e mezzo, oltre ai tempi necessari per i controlli preventivi dell’Agenzia delle Entrate. Per la nuova procedura da ottobre 2023 si attendono i dettagli operativi.