


Le detrazioni edilizie pluriennali possono essere trasferite agli eredi in caso di morte del beneficiario, purché conservino la detenzione materiale e diretta dell’immobile. Lo prevede la Circolare n. 28/2022 dell’Agenzia delle Entrate, in materia di “trasferimento dell’immobile mortis causa”:
In caso di acquisizione dell’immobile per successione, le quote residue di detrazione si trasferiscono per intero esclusivamente all’erede o agli eredi che conservano la detenzione materiale e diretta dell’immobile. In sostanza, la detrazione compete a chi può disporre dell’immobile, a prescindere dalla circostanza che lo abbia adibito a propria abitazione principale.
Il Fisco è intervenuto più volte per chiarire questo aspetto relativo alla detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, come anche Sismabonus e Bonus Mobili, specificando quando è possibile trasferire le agevolazioni nel caso di decesso del contribuente.
I rimborsi di una persona deceduta si chiedono in genere facendo la dichiarazione dei redditi in qualità di erede, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a presentarla tramite l’apposita procedura telematica della Precompilata disponibile sul sito web delle Entrate.
Può anche bastare la dichiarazione di successione per dimostrare il proprio diritto e accedere ai rimborsi del deceduto. Diversamente, si deve contattare lo sportello competente per territorio dell’Agenzia delle Entrate.
Un chiarimento specifico è inoltre necessario per quanto riguarda l’anno d’imposta a partire dal quale scatta il passaggio della detrazione in presenza dei requisiti, ossia la detenzione effettiva di un titolo di godimento: dopo il decesso del titolare originario del bonus casa, la relativa detrazione si trasferisce ai suoi eredi nello stesso anno, perché è sufficiente il possesso dell’immobile al 31 dicembre dell’anno in corso.
=> Bonus Ristrutturazioni senza detrazione automatica agli eredi
Il trasferimento delle detrazioni avviene anche se l’unità immobiliare non è stata acquisita per successione, ma apparteneva già al patrimonio dell’erede, che in qualità di proprietario dell’immobile vanta un vincolo giuridico che lo autorizza a beneficiare dell’agevolazione.