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Dichiarazione dei redditi: detrazione spese mediche e veterinarie

di Nicola Santangelo

6 Maggio 2015 13:00

Anche quest’anno occorre superare la franchigia di 129,11 euro per portare in detrazione le spese sanitarie in dichiarazione dei redditi. Si tratta, in pratica, di scontrini parlanti e fatture o ricevute per prestazioni mediche dai quali è possibile recuperare il 19% della spesa. Le spese mediche vanno indicate nel rigo E1, colonna 2 e, se superiori a euro 15.493,71, la detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo. La medesima franchigia si applica per le detrazione delle spese veterinarie. In tal caso il tetto di spesa massima arriva a euro 387,34.

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Spese mediche
Spese mediche sotto analisi al fine di recuperare in dichiarazione dei redditi il 19% di detrazione tenendo conto di una franchigia di 129,11 euro. Le principali spese detraibili sono le prestazioni del medico generico, le prestazioni di medici specialistici, le prestazioni chirurgiche, le spese per il parto, le spese di degenza e i test di laboratorio nonché l’acquisto o il noleggio di protesi dentarie e sanitarie, inclusi occhiali e lenti a contatto, l’acquisto o il noleggio di attrezzature sanitarie e gli acquisti di medicinali documentabili esclusivamente tramite scontrino parlante ossia contenente il codice fiscale del contribuente, l’indicazione della natura della patologia, la tipologia di medicinale e la quantità.
Sono detraibili anche le spese sanitarie per familiari fiscalmente a carico. Infine si possono detrarre anche le spese per familiari non a carico, se si tratta di soggetti esenti dai ticket per patologia, limitatamente alla parte che non trova capienza nell’imposta dovuta dal familiare.

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Spese veterinarie
E’ prevista anche una detrazione IRPEF del 19% sulle spese veterinarie sostenute nell’anno, tenendo conto della franchigia di 129,11 euro ed un importo massimo di 387,34 euro. Pertanto la detrazione massima sulle mese veterinarie non può essere superiore a 49 euro (387,34 – 129,11 = 258,23 * 19% = 49,06). Il limite massimo è unico, indipendentemente dal numero di animali posseduti. Sono detraibili le spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva mentre non sono detraibili le spese per animali destinati ad allevamento, riproduzione o al consumo alimentare. Possono, inoltre, essere detratti anche i medicinali ad uso veterinario.